Prevenzione, campagne Farmondo e Rete farmacisti

Prevenzione, campagne Farmondo e Rete farmacisti

Mirano alla prevenzione dell’ipertensione e del tumore ovarico le due campagne lanciate a maggio da Farmondo e Rete farmacisti preparatori, i network che fanno capo rispettivamente a Cef e Unifarco. Per quanto concerne Farmondo, l’insegna che raccoglie 120 farmacie tra Pisa e Livorno, la campagna si protrarrà per tutta la settimana dall’11 al 16 maggio, anticipa la Giornata mondiale contro l’ipertensione (in programma domanica 17) ed è svolta in collaborazione con l’Associazione italiana per l’ipertensione arteriosa. Nelle farmacie aderenti è possibile sottoporsi alla misurazione gratuita della pressione arteriosa e i pazienti che presentano valori anomali vengono invitati a rivolgersi al Centro regionale per la lotta all’ipertensione arteriosa di Pisa, dove previo appuntamento preso tramite il farmacista, saranno sottoposti a valutazione medica gratuita. Nelle farmacie Farmondo, inoltre, saranno distribuiti opuscoli informativi che illustrano cosa è l’ipertensione, quali malattie causa, i fattori di rischio, quando preoccuparsi, come conoscere e tenere sotto controllo i propri valori, quale stile di vita seguire per prevenirla e come curarla, quali siano i rischi collegati alle cattive abitudini, come misurarla correttamente.


Si protrae invece per tutto il mese l’iniziativa delle 211 farmacie di Rete farmacisti preparatori: lanciata l’8 maggio, in concomitanza con la terza Giornata mondiale sul tumore ovarico, la campagna si avvale della collaborazione di Acto onlus e prevede la distribuzione, nelle farmacie aderenti, di un opuscolo contenente consigli mirati per uno stile di vita sano, le dieci cose da sapere sul tumore ovarico e infine un approfondimento sulla chemioprevenzione tramite pillola anticoncezionale. I dati dell’Airc, ricorda Rete farmacisti preparatori, dicono che sono circa 37mila le donne costrette a convivere con questo tumore e seimila i casi diagnosticati ogni anno in Italia. Il tumore ovarico, infine, è una delle prime cinque cause di morte oncologica tra le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.

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