E-commerce, dalla Francia i consigli per le farmacie

E-commerce, dalla Francia i consigli per le farmacie

Per mettersi a vendere a distanza otc e sop, le farmacie italiane devono ancora attendere gli interventi attuativi del ministero della Salute su bollino d’identificazione e portale dei rivenditori autorizzati. Intanto però dalla Francia – dove il commercio on-line dei “senza ricetta” è realtà da circa un anno – arrivano esperienze sul campo che invitano alla riflessione, per la “contiguità” che unisce farmacie d’oltralpe e italiane. E’ il caso, in particolare, della ricerca condotta dall’università Pierre e Marie Curie di Parigi per misurare lo sviluppo dell’e-commerce farmaceutico. A oggi, ha calcolato l’indagine, non più di un centinaio di farmacie sulle 22mila presenti in Francia si è già dotata di sito internet per la vendita a distanza e di queste poco più della metà lo usa per vendere farmaci Otc. Non solo: come svela un sondaggio condotto nell’ambito della ricerca, il 75% dei francesi ha sentito dire che sul web è possibile acquistare farmaci ma soltanto il 45,4% sa che l’e-commerce degli Otc è legale da un anno.
I primi passi di titolari e consumatori francesi nell’e-commerce farmaceutico, in sostanza, non sembrano entusiasmanti, ma – ricordano gli autori – in Germania, dove la vendita a distanza dei “senza ricetta” è consentita da dieci anni, il 7% del giro d’affari dei prodotti di automedicazione passa dal web. Si sarebbe tentati di concludere che i tedeschi non sono i francesi (o gli italiani), ma in altri comparti del commercio il consumatore transalpino acquista sul web senza reticenze; dunque, è la riflessione che arriva dalla ricerca, vanno realizzate le condizioni perché l’on line attecchisca anche in farmacia. Secondo gli studiosi d’oltralpe, in particolare, sono tre le condizioni da realizzare:


1. La fiducia. Il sito deve beneficiare della fiducia che il cliente accorda alla farmacia e al farmacista, per prevenire i timori legati alla contraffazione; quindi il sito dovrebbe trasmettere l’atmosfera e l’essenza della farmacia, per questo è opportuno riportarne in bella vista l’indirizzo e magari pubblicare qualche foto della farmacia stessa o del suo staff.


2. L’informazione. Il consumatore deve essere informato della presenza di un sito internet collegato alla farmacia, altrimenti da solo non lo cercherà mai. E’ anche opportuno rassicurarlo sulla legalità e legittimità della vendita on line. Un’adeguata comunicazione, anche attraverso portali e siti “esterni” possono invogliare il consumatore a provare il servizio a distanza.


3. La complementarità. Sfruttare i buoni risultati di alcuni comparti dell’area commerciale (integratori, cosmetico eccetera) per incentivare la vendita on line con un’offerta di prodotti complementari basata sulla praticità (risparmio di tempo, velocità eccetera) o costruita per rispondere a esigenze che non appartengono al normale acquisto in farmacia (forniture per cronici, acquisti per viaggi o vacanze eccetera).

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