In Italia, Francia e Spagna le farmacie scendono in campo contro la violenza sulle donne

In Italia, Francia e Spagna le farmacie scendono in campo contro la violenza sulle donne

Non è la prima volta che le farmacie assumono un ruolo attivo nell’aiutare le donne vittime di violenza: alcune iniziative vedono già la farmacia come punto di informazione e riferimento, come il Progetto Mimosa della Associazione di Napoli ‘Farmaciste Insieme’, che offre materiali con i numeri di emergenza in uno spazio dedicato.

Il distanziamento sociale e l’obbligo di stare a casa imposti dai decreti per contrastare il Covid-19, accentuano il rischio di situazioni di violenza domestica. Per questo la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, insieme a tutte le associazioni di farmacisti, ha firmato un protocollo d’intesa per potenziare l’informazione per le donne vittime di violenza domestica e stalking durante l’emergenza Coronavirus. Iniziative analoghe sono state attivate anche in Francia.

Informazioni in farmacia e due App

Obiettivo dell’iniziativa firmata da Andrea Mandelli, presidente della Fofi (Fofi), Marco Cossolo, presidente di Federfarma, Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm, è aiutare le donne vittime di violenza domestica in questo momento di ulteriore emergenza, fornendo loro tutte le informazioni necessarie per chiedere aiuto e denunciare in sicurezza. L’accordo prevede che tutto le farmacie presenti sul territorio nazionale ricevano materiale informativo per consentire alle donne di accedere alle prime indicazioni utili per prevenire e affrontare in modo efficace eventuali situazioni di violenza o stalking da parte maschile.

A questo scopo sono state predisposte delle linee guida informative, che saranno rese disponibili nelle farmacie. In particolare, sarà rafforzata la diffusione, anche attraverso l’esposizione di un cartello, del numero verde antiviolenza 1522, attivo h24, già oggetto in queste settimane di una campagna di comunicazione promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

«Questa emergenza sanitaria rischia concretamente di esacerbare fenomeni gravissimi, come la violenza maschile contro le donne», commenta Mandelli. «Le farmaciste e i farmacisti italiani faranno tutto il possibile per offrire supporto alle donne esposte al rischio di violenza domestica, e per diffondere la conoscenza dei mezzi che la Presidenza del Consiglio, la Ministra Elena Bonetti e il Dipartimento per le pari opportunità hanno predisposto per contrastare questi atti criminali. Non possiamo permettere che in questo momento alla sofferenza si aggiunga altra sofferenza, che può e deve essere evitata. E vorrei chiudere con un appello: le donne sappiano che anche in queste dolorose circostanze possono contare sui farmacisti in tutto il Paese».

Nel materiale informativo fornito dalla farmacia vengono segnalate anche due App. Con la prima YouPol è possibile segnalare i reati di violenza domestica e trasmettere in tempo reale messaggi agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile modificare il luogo in cui è avvenuto il reato. Mentre la App1522 per smartphone è scaricabile attraverso i sistemi più diffusi di Ios e Android, ripropone alcune sezioni informative del sito www.1522.eu e facilita la comunicazione in chat e l’interazione con le operatrici. La App1522 ha anche all’interno l’accensione di emergenza di luce e segnali sonori, nonché la possibilità di effettuare una chiamata veloce al 1522.

Una iniziativa analoga è stata presa in Francia alla luce di un aumento del 36% in una settimana di denunce per violenze coniugali nella sola area della prefettura di Parigi, come riporta Le Quotidien du Pharmacien. Il governo, in accordo con l’Ordine nazionale dei farmacisti, ha deciso di offrire alle vittime di violenza una possibilità in più per denunciare i maltrattamenti: infatti, le donne potranno comunicare l’accaduto quando si recano in farmacia per acquistare dei medicinali e, a quel punto, saranno i farmacisti stessi a dare l’allarme alle forze dell’ordine. Qualora le vittime siano accompagnate, in questa loro uscita di casa, da mariti o compagni, esse potranno usare l’escamotage di un “codice segreto” che metterebbe comunque in allerta i farmacisti. Per esempio chiedendo di acquistare una “maschera 19”. Un sistema già operativo in Spagna e che pare funzionare.

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