Lombardia, partita la somministrazione dell’antinfluenzale in farmacia

Lombardia, partita la somministrazione dell’antinfluenzale in farmacia

Le prime vaccinazioni antinfluenzali hanno già preso il via nelle 250 farmacie lombarde che, al momento, hanno confermato la propria disponibilità, ma il numero è destinato a crescere nelle prossime settimane, quando altri farmacisti completeranno il percorso formativo organizzato dall’Istituto superiore di sanità. Un’agevolazione importante per i cittadini, che consentirà di rafforzare la prossimità e la tempestività dei servizi di immunoprofilassi per la stagione 2021-2022, contribuendo ad ampliare la copertura vaccinale. Con l’ingresso della vaccinazione antinfluenzale in farmacia l’Italia si allinea agli altri Paesi europei, dove questa possibilità è già attiva da diversi anni.

Non serve la prescrizione medica

La possibilità di effettuare la vaccinazione antinfluenzale farmacia è frutto del Protocollo d’intesa siglato tra Governo, Regioni, Province, Federfarma e Assofarm e delle indicazioni operative fornite da Regione Lombardia: i farmacisti lombardi possono ora provvedere a inoculare il vaccino antinfluenzale alla popolazione. Sono centinaia i farmacisti che hanno conseguito l’abilitazione attraverso il corso specifico organizzato dall’ Istituto superiore di sanità in collaborazione con al Fofi, e, dal 27 ottobre, disponibile gratuitamente sul sito Eduiss. Al corso, secondo i dati Iss, nei primi nove giorni si sono iscritti 8.087 farmacisti iscritti ed è stato completato da 3.722.

«Quest’anno, per la prima volta, i farmacisti di comunità potranno somministrare direttamente il vaccino antinfluenzale ai cittadini che lo richiederanno», ha affermato la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca (nella foto). «L’Italia si allinea così ai principali Paesi europei – come Francia, Portogallo e Regno Unito – dove la vaccinazione antinfluenzale in farmacia è già una realtà consolidata».

Poiché la campagna di vaccinazione è già iniziata, per quest’anno le farmacie di comunità somministreranno solo le dosi di cui si sono autonomamente approvvigionate: potranno quindi usufruire del servizio di inoculo i cittadini solventi e maggiorenni, al prezzo di 6,16 euro oltre il costo del vaccino. Le categorie che hanno diritto al vaccino gratuito dovranno invece rivolgersi al proprio medico di famiglia. Per la somministrazione del vaccino antinfluenzale in farmacia non è richiesta la prescrizione medica (necessaria solo in caso di semplice acquisto della dose) ma occorre sottoscrivere il consenso informato e compilare la scheda anamnestica.

L’importanza della vaccinazione in farmacia in Italia è stata sottolineata anche da Erika Mallarini, docente della Sda Bocconi, che, in occasione di un convegno organizzato da FarmacistaPiù, ha parlato di una «rivoluzione copernicana per la sanità europea, grazie all’allargamento delle competenze al servizio della popolazione. Alla conferenza annuale del Pgeu (Pharmaceutical group of the European Union), è stato riconosciuto all’Italia un importante apporto alla campagna internazionale di vaccinazione. Le farmacie stanno portando avanti la cultura della vaccinazione ed è quello che ci viene riconosciuto».

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