Roberto Tobia alla guida del Pgeu, verso la farmacia 2030

Roberto Tobia alla guida del Pgeu, verso la farmacia 2030

È un italiano il nuovo presidente dei farmacisti europei: Roberto Tobia (nella foto), segretario nazionale di Federfarma, è stato eletto per il 2022 presidente del Pgeu, in anticipo rispetto alla rotazione prevista per la guida del gruppo che rappresenta i farmacisti a Bruxelles, a causa dei grandi cambiamenti che hanno interessato l’Unione Europea, a cominciare dalla Brexit. Il Pgeu rappresenta tutte le Federazioni degli ordini dei farmacisti e le Associazioni nazionali delle farmacie europee.

La farmacia del futuro

Secondo quanto riportato nel documento “Pgeu, Pharmacy 2030: A Vision for Community Pharmacy in Europe” i farmacisti territoriali lavorano nel cuore delle comunità, fornendo consulenza professionale di alta qualità sull’uso dei farmaci, sono spesso il primo e l’ultimo punto di contatto tra il paziente e il sistema sanitario e, in quanto tali, danno un contributo inestimabile alla salute di oltre 500 milioni di persone in tutta Europa.

«La pandemia ha evidenziato i punti di forza e le criticità dei nostri sistemi sanitari e ha chiaramente dimostrato che la rete dei farmacisti di comunità, in prima linea contro il Covid-19 sin dall’inizio, è un pilastro forte e indispensabile, capace di grande efficienza in un complesso contesto emergenziale», ha affermato Tobia, in una nota. «Il 2022 sarà un anno importante per la ripartenza e ci impegneremo a dare il nostro contributo alla realizzazione di una nuova strategia farmaceutica europea volta a migliorare la gestione delle emergenze, come quella relativa all’indisponibilità dei farmaci. Al riguardo l’Italia ha partecipato a un progetto pilota insieme a Spagna, Portogallo e Francia. In base a questa esperienza lavoreremo con l’obiettivo di estendere a tutte le farmacie europee un sistema di segnalazione omogeneo sull’intero territorio dell’Unione».

La farmacia 2030, secondo la visione del Pgeu, vuole i farmacisti di comunità riconosciuti come professionisti sanitari chiave. La farmacia del prossimo futuro, da una parte, dovrà garantire la qualità dell’assistenza e la sicurezza del paziente attraverso alcuni punti chiave come l’espansione dei servizi, la continuità dell’assistenza terapeutica, lavorando in team con altre figure della sanità, l’integrazione di soluzioni innovative e digitali nella farmacia. Dall’altra, dovrà contribuire al miglioramento della salute pubblica, riducendo l’impatto delle malattie croniche, attraverso programmi di screening, di educazione e di miglioramento della aderenza terapeutica, ma anche identificando le minacce alla salute pubblica, migliorando la consapevolezza e la prevenzione delle stesse.

«Ci impegneremo per realizzare progetti volti a valorizzare il ruolo dei farmacisti e delle farmacie europei e a tutelare al meglio la salute dei cittadini», continua Tobia. «Intendiamo promuovere nuovi strumenti per incentivare l’uso dei farmaci equivalenti; vogliamo massimizzare le opportunità offerte da Next Generation Eu, innescando un processo virtuoso che stimoli gli investimenti privati, con il sostegno delle risorse stanziate dalla parte pubblica».

L’obiettivo è di promuovere un modello di farmacia capace di fornire una risposta concreta alla lotta alle disuguaglianze sanitarie.

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