Uno strano connubio in Francia a difesa dei centro-città

Uno strano connubio in Francia a difesa dei centro-città

“Non spegnete le luci della città”. Non è l’avviso di un’azienda elettrica ma lo slogan che in Francia vede uniti, in modo singolare, le rappresentanze di categoria di farmacisti, panettieri e macellai. Obiettivo: combattere l’impoverimento, a livello commerciale (e non solo), delle zone centrali di città e paesi, a tutto vantaggio delle aree periferiche, dense, in Francia come in Italia, di grandi centri commerciali.


I promotori

L’appello che, a una voce sola, lanciano la Federazione dei sindacati farmaceutici di Francia (Fspf) e le confederazioni nazionali delle panetterie-pasticcerie e delle macellerie, è rivolto prima di tutto alle forze politiche, perché sostengano il Progetto di legge presentato in Senato sulla “rivitalizzazione dei centri di città e paesi”. Allo stesso tempo si chiede ai cittadini di firmare una petizione, che partirà a metà maggio, finalizzata a sensibilizzare le istituzioni sulla questione. Tra le richieste quella di rendere più restrittive le norme che consentono lo sfruttamento, in chiave commerciale, delle grandi superfici situate in periferia.

Senza voler sovrapporre semplicisticamente il sistema francese a quello italiano, è chiaro che la battaglia a difesa degli esercizi di vicinato – siano essi dispensatori di farmaci e di consigli sulla salute piuttosto che di prodotti alimentari – è questione che riguarda tutti i Paesi nei quali la Gdo ha fatto, negli anni, piazza pulita di tanti piccoli commercianti, impossibilitati a competere con tali colossi. Va pur detto che, limitandoci alla farmacia, il sistema italiano ha mantenuto per decenni intatte le sue qualità di capillarità ed efficienza, a dispetto della Gdo, con i suoi corner, e delle parafarmacie (vedremo ora cosa succede con la nuova legge sulla conorrenza). Ma il discorso è più ampio, come dichiara Philippe Gaertner, presidente della Fspf a Le Quotidien du Pharmacien, autorevole testata on line: «Bisogna arrestare questa concorrenza sleale e mortale per i nostri centro-città. Noi non abbiamo né la forza finanziaria né quella lobbistica della grande distribuzione. Ma sono gli esercizi di prossimità che mantengono vivi i comuni. Se dovessero scomparire, il processo (di desertificazione urbana) sarà irreversibile».

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