Il ciclone Covid-19 soffia sulle vendite della GDO

Il ciclone Covid-19 soffia sulle vendite della GDO

Nel rapporto congiunturale di febbraio della GDO elaborato da IRI, società leader nelle ricerche di mercato nel Largo Consumo Confezionato, il ciclone Coronavirus che ha investito le nostre vite mostra la sua potenza, anche agli esordi. Parliamo infatti di un settore che già a partire dall’ultima settimana di febbraio, quando i media hanno dato notizia dei primi casi, evidenzia importanti reazioni dei consumatori.

L’allarme iniziale e una prima modifica degli stili di vita che diventano necessariamente più domestici ha generato immediatamente un’impennata generalizzata delle vendite (accaparramento dei beni di prima necessità, anche al di fuori delle principali aree di contagio). L’incetta di prodotti di Largo Consumo si è in seguito manifestata in più ondate in coincidenza dei diversi step di inasprimento delle misure adottate dalle autorità.

Il dato di febbraio coglie solo gli effetti dell’ondata iniziale. Mentre il primo effetto (accaparramento per le scorte familiari) è destinato a rientrare in tempi brevi, il secondo (aumento degli acquisti per l’uso domestico) è destinato a trascinarsi avanti con un’eredità comportamentale che non si riassorbirà immediatamente. IRI ipotizza che nel più lungo periodo anche l’LCC subirà i contraccolpi di questo evento sia dal punto di vista dell’offerta (difficoltà sul fronte produttivo e commerciale) sia dal previsto arretramento del sistema economico e quindi del reddito. Un altro effetto dello shock del Coronavirus è l’ulteriore spinta all’e-commerce. Secondo le rilevazioni IRI le vendite on-line hanno segnato un balzo fino a tre cifre nei primi giorni dello shock. Questo significa l’acquisizione di nuovi trials, parte dei quali probabilmente diventeranno utenti non saltuari del canale virtuale.

Nei primissimi giorni di scoppio dell’epidemia la Distribuzione Moderna ha dovuto far fronte ad una forte impennata della domanda di prodotti di prima necessità.

I prezzi medi restano in crescita, in parte influenzati nelle ultime settimane dallo «scardinamento» delle normali logiche di composizione dei basket di spesa.

 

 

La corsa per l’«incetta di scorte» negli ultimi giorni di febbraio ha anche l’effetto di riportare in positivo il montante dei Discount e fornisce un’ulteriore spinta agli Specialisti Casa Persona

 

 

In crescita significativa le vendite di tutti i reparti e, fra questi, il Cura Casa è uno di quelli più reattivi allo shock Coronavirus: le vendite di disinfettanti e pulitori in genere cominciano a essere influenzate da fattori psicologici ascrivibili al timore del diffondersi dell’epidemia.

 

 

 

 

Forte impennata anche per le vendite del Cura persona nelle ultime due settimane di febbraio, cioè in coincidenza dell’allarme sanitario. Il forte incremento delle vendite negli Specialisti Casa Persona condiziona l’andamento dei prezzi medi, in calo

 

 

Iri ha anche analizzato il dato regionale delle vendite a livello settimanale: nella prima settimana di marzo in tutte le regioni si registra un generale, ma non uniforme, aumento. Un’evidenza curiosa è che non sono necessariamente le regioni più colpite cioè Lombardia e Nord Est, a registrare gli incrementi più significativi delle vendite.

 

 

Per quanto riguarda i differenti canali di vendita, tutti registrano un forte aumento ma cresce in particolare il discount.

 

 

Numeri record per l’online che nelle tre settimane di emergenza è cresciuto del 73,5 rispetto al 2019, e siamo al 150% per il click and collect.

 

 

Si amplifica la crescita di tutti i segmenti delle MDD, ma il dato è condizionato dalle ultime due settimane di febbraio (allarme Coronavirus), in cui la marca Insegna di primo prezzo regista un trend superiore al 50%.

 

 

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