Banco Farmaceutico: anche a Como parte il recupero di farmaci non scaduti

Banco Farmaceutico: anche a Como parte il recupero di farmaci non scaduti

Del recupero di farmaci non scaduti abbiamo già parlato in questo articolo come di un’idea virtuosa per non sprecare prodotti ancora utilizzabili, ma non più necessari per guarigione o cambio di terapia, rendendoli disponibili a chi ne ha bisogno. Ultima in ordine di attivazione è l’iniziativa che coinvolge sette farmacie tra Como e provincia, a fianco del Banco farmaceutico per il recupero e la donazione di farmaci validi. I farmaci raccolti aiuteranno le persone indigenti in cura presso due enti assistenziali del territorio. Il protocollo d’intesa è stato firmato il 6 settembre scorso presso la Sala Incontri di Federfarma Como. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo di Fondazione Cariplo, in collaborazione e con il patrocinio di Federfarma Como, dell’Ordine dei Farmacisti di Como e dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Como.

Due gli enti assistenziali destinatari

«Con davvero poco, si può aiutare chi, da solo, non ce la fa: basta  un po’ di attenzione, per ricordarsi dei propri medicinali inutilizzati», dichiara Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus. «Di questa attenzione, oggi, c’è tanto bisogno: nel 2018, 539.000 persone che non avevano un reddito sufficiente per potersi curare, sono state sostenute da oltre 1.800 enti assistenziali a cui Banco Farmaceutico dona medicinali. Un bene prezioso, soprattutto per le famiglie indigenti che spendono, in farmaci il 54% del proprio budget sanitario (contro il 40% delle altre) poiché investono meno in prevenzione».

Banco Farmaceutico risponde al bisogno farmaceutico delle persone indigenti attraverso la collaborazione con le realtà assistenziali che già operano contro la povertà sanitaria, testimoniando un cammino di educazione alla condivisione e alla gratuità. Mette in relazione virtuosa differenti soggetti (enti caritativi, farmacisti, aziende farmaceutiche, aziende di logistica, volontari, cittadini) che portano il loro fattivo contributo per recuperare e distribuire gratuitamente farmaci necessari a persone che non hanno la possibilità di procurarseli altrimenti.

I farmaci donati nelle farmacie saranno consegnati a due enti assistenziali del territorio, Caritas Diocesana Como e A.S.C.I. Don Guanella Como, e aiuteranno 400 soggetti in difficoltà.

«Per i titolari di farmacia della provincia di Como è segno di grande consapevolezza partecipare a questa ulteriore iniziativa del Banco Farmaceutico, nell’ottica di una collaborazione ormai più che decennale, manifestando così la propria vicinanza a chi è meno fortunato e, soprattutto, a tutte quelle persone che per motivi economici non riescono a seguire le terapie prescritte dai medici», dichiara Attilio Marcantonio, presidente di Federfarma Como, «inoltre penso che sia doveroso eticamente evitare tutti quegli sprechi, anche involontari, che sono poi a carico della collettività»

Come avviene il recupero dei farmaci? Nelle farmacie aderenti vengono posizionati appositi contenitori di raccolta facilmente identificabili in cui ognuno può donare i medicinali ancora validi di cui non ha più bisogno, assistito dal farmacista che ne controlla scadenza e integrità. Il Recupero Farmaci Validi, attualmente presente in 18 città e provincie italiane (Roma, Milano, Varese, Torino, Mantova, Monza e Brianza, Verona, Civitanova Marche, Cisterna di Latina, Lucca, Ancona, Napoli, Perugia, Matera, Palermo, Padova, Viareggio e Novara), consente di donare medicinali con almeno otto mesi di validità, correttamente conservati nelle proprie confezioni integre. Sono esclusi i farmaci che richiedono conservazione a temperatura controllata, quelli ospedalieri (fascia H) e quelli appartenenti alla categoria delle sostanze psicotrope e stupefacenti.

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