Banda larga, l’Italia ancora fanalino di coda

Le connessioni web con velocità superiore ai 10 Mbps continuano a crescere in tutta Europa. Anche in Italia, ma a una velocità inferiore ai nostri principali vicini. E il 30% degli italiani ancora non è mai andato sul web

Banda larga, l’Italia ancora fanalino di coda
Internet su banda larga continua a crescere in tutta Europa e anche in Italia, ma il “digital divide”, ossia il gap digitale, che divide il nostro paese dagli altri si allarga. E in un’epoca in cui l’e-commerce è l’unica attività commerciale che fa registrare una crescita stabile, non è una buona notizia.
I dati arrivano dall’osservatorio di Akamai, una delle principali piattaforme cloud: in testa alla classifica c’è la Svizzera, che venta il 30% di connessioni con velocità superiore ai 10 Mbps (megabite per secondo), e subito dopo l’Olanda con il 29%. Scala velocemente la graduatoria la Gran Bretagna, dove le connessioni veloci sono aumentate del 208% dallo scorso anno, ma crescono anche altri Paesi come Svizzera, Svezia, Repubblica Ceca, Norvegia e Germania. L’Italia, come si diceva, sta parecchio indietro: le connessioni in banda larga crescono del 7,8% ma gli italiani che ne fanno uso non superano il 3,2%, il che conferma l’Italia al penultimo posto per numero di connessioni con o senza banda larga. Dietro di noi c’è solo la Turchia.
Non aiuta la qualità della Rete: in Italia la velocità media di connessione nel primo trimestre 2013 si è attesta sui 4,4 Mbps, che significa un miglioramento del 4,4% rispetto al trimestre precedente e del 5,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il picco medio di velocità è invece arrivato a 21,8 Mbps, il 9,7% in più rispetto al trimestre precedente e il 24% in più rispetto allo scorso anno. Niente di cui vantarsi però, perché si tratta però del picco più basso di tutta Europa. E dati ancora meno esaltanti arrivano da un recente rapporto della Commissione europea, che colloca l’Italia all’ultimo posto in Europa per infrastrutture Nga (banda larga di nuova generazione). E per chiudere vale la pena ricordare l’Autorità garante delle telecomunicazioni: il 30% della popolazione non ha mai usato Internet.
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