Bello, ergo naturale e biologico

Bello, ergo naturale e biologico

“Naturale” e “biologico” non sono più parole da mercati di nicchia nemmeno nel mondo della bellezza. L’attenzione crescente dei consumatori per gli ingredienti contenuti nei prodotti e per la sostenibilità ambientale, sta modificando l’offerta anche dei grandi gruppi. Una tendenza cominciata nell’alimentare che si sta velocemente diffondendo anche nella cosmetica.

Come riportato da Drugstorenews negli ultimi 12-18 mesi, negli Stati Uniti il mercato dei prodotti Natural and organic per la bellezza e il benessere è esploso nelle grandi catene. In un certo senso, Whole Foods Market, insieme a Natural Grocers, Sprouts e altre catene di prodotti naturali, sono diventati “vittime” del loro stesso successo. «Dieci anni fa era necessario entrare in un negozio specializzato per trovare prodotti biologici e in un rivenditore della grande distribuzione per la carta igienica», spiega nell’articolo Marc De Rosa, direttore delle vendite di Dr. Bronner Magic Soaps, azienda di saponi naturali, che si pone come azienda attenta anche all’etica del lavoro. «Oggi puoi avere tutto in un unico luogo. Ci sono così tanti consumatori che desiderano prodotti naturali che è possibile offrire marchi naturali a prezzi leggermente inferiori». Il mercato naturale e biologico nordamericano continua a crescere: i cosmetici naturali nel 2018 hanno registrato vendite che hanno raggiunto i 36 miliardi di dollari, secondo Future Market Insights. E le previsioni sono che, nel 2019, i cosmetici naturali dovrebbero crescere del 4,8%, raggiungendo $ 54 miliardi entro il 2027.

Natural and organic a maggior ragione quando si tratta di prodotti per la pelle: «Non è tanto una “tendenza” quanto una progressione crescente», spiega a Drugstorenews Lindsay Peterson, a capo del team health and beauty category management per il canale farmaceutico di Unilever. Infatti, Unilever e altre aziende stanno puntando su formule di origine vegetale prive di alluminio, parabeni, solfati, ftalati. Questa scelta è dettata soprattutto dall’impatto sulle scelte dei consumatori delle beauty influencer – il cui numero e follower continuano ad aumentare- che sottolineano l’importanza della scelta degli ingredienti. Unilever ora ha diverse linee naturali, per esempio Love Beauty & Planet è una linea di shampoo, balsamo per capelli, bagno schiuma e creme corpo naturali che hanno come destinatari i millennial. I prodotti utilizzano una tecnologia “a risciacquo rapido” che richiede meno acqua per risciacquarli dai capelli. Il lancio di questo marchio è stato preceduto da uno studio effettuato dalla stessa azienda secondo cui gli acquirenti desiderano trasparenza e ingredienti riconoscibili, facili da pronunciare e a base di piante e il marchio enfatizza questi elementi.

Anche in Italia il settore cosmetico ha colto la tendenza: in una recente intervista pubblicata su Pharmaretail, Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia, ha indicato l’orientamento alla sostenibilità come un fattore di successo per un’azienda. Investire sulla sostenibilità ripaga sia in termini di benefici economici (che derivano, ad esempio, dal miglioramento delle proprie prestazioni ambientali) sia in termini reputazionali, un elemento quest’ultimo sempre più rilevante in un mercato che chiede qualità ma anche attenzione al contesto in cui si opera. Dal 2016 Cosmetica Italia ha avviato, in collaborazione con GREEN – Università Bocconi, il progetto “Sostenibilità in Azienda”, un percorso composto da attività formative e sperimentali per accrescere la consapevolezza e le competenze delle imprese cosmetiche sulle opportunità legate alla gestione sostenibile delle proprie attività, dei prodotti offerti al mercato e della propria filiera.

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