Gluten free, indagine: in Italia più cari

Gluten free, indagine: in Italia più cari

L’Antitrust avvii un’indagine sulle differenze di prezzo che, nei prodotti senza glutine, dividono l’Italia dai suoi vicini. La richiesta arruiva dal Ctcu (Centro tutela consumatori utenti) di Bolzano, che nei giorni scorsi ha messo assieme un paniere di prodotti gluten free per poi confrontare i prezzi praticati in Italia, Germania, Francia e Austria. Le differenze sono significative: lo stesso “carrello” della spesa può arrivare a costare il 49% in più se si è in Francia anziché in Germania, o addirittura il 63% se in Italia.
Come noto, nel nostro Paese il Servizio sanitario nazionale riconosce ai celiaci un buono mensile per l’acquisto di alimenti senza glutine il cui valore può arrivare anche a 140 euro. Discorso analogo per la Francia, dove il celiaco può ottenere un rimborso sui prodotti acquistati attorno al 65%, mentre invece non sono previste agevolazioni in Germania e Austria. «I sussidi» è allora l’ipotesi del Ctcu «sembrano però la causa di prezzi assolutamente più alti». Per tale ragione, l’associazione ha inviato all’Antitrust una lettera nella quale si sollecita il Garante a indagare.

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