Glutine, si allarga la platea dei “sensibili”

Glutine, si allarga la platea dei “sensibili”

Si chiama “sensibilità al glutine” e non è né celiachia né allergia al grano. E per gli esperti, potrebbe interessare tra il 5 e il 10% della popolazione. I sintomi di questo nuovo disturbo alimentare sono simili a quelli della sindrome dell’intestino irritabile (dolore addominale, gonfiore eccetera), insorgono dopo l’assunzione di glutine e spariscono quando si comincia a eliminare dalla dieta tale sostanza. Sono alcuni dei risultati preliminari dello studio Glutox, condotto dall’Aigo (con il coordinamento del Centro per la prevenzione e diagnosi della malattia celiaca della Fondazione Irccs Ca’ Granda-Ospedale Maggiore-Policlinico di Milano) e presentato a Vienna nel corso della United european gastroenterology week, il congresso annuale dell’associazione che raccoglie tutte le società scientifiche della gastroenterologia europea.
Secondo la ricerca, in un caso su quattro il glutine potrebbe essere la causa dei disturbi sinora attribuiti alla sindrome del colon irritabile e ad altre alterazioni del funzionamento dell’apparato digerente.

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