Pet, ormai anche le vacanze fanno mercato

Pet, ormai anche le vacanze fanno mercato

Sono ormai 60 milioni gli animali da affezione che gli italiani tengono in casa, circa un quarto dei quali (14 milioni) cani e gatti. E a ogni estate, cresce la platea di single e famiglie che va in vacanza portandosi dietro il proprio amico a quattro zampe. Tanto che quest’anno gli esperti stimano in circa due milioni i cani che dovrebbero seguire i loro padroni al mare o in montagna. Numeri tali da rendere il segmento dei prodotti veterinari per le “vacanze” un category emergente del più ampio comparto del “pet”.

In un’intervista ad Adnkronos Salute Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani, passa in rassegna i bisogni che contraddistinguono i clienti in procinto di andare in vacanza con il proprio cane: per cominciare è opportuna «un’adeguata profilassi» contro parassiti come pulci e zecche, con i classici prodotti “spot on” o i collari normalmente disponibili in commercio; in caso di vacanze in luoghi esposti a filaria e leishmaniosi, poi, è consigliabile assicurare all’animale una protezione aggiuntiva. I gatti invece non gradiscono viaggiare, quindi «vanno abituati prima» oppure possono essere lasciati a casa, a patto che qualcuno rinnovi le ciotole di acqua e cibo ogni 2 giorni; in alternativa, è anche possibile acquistare un distributore automatico, magari affiancato da sistemi per controllare “in remoto” l’animale, mediante webcam e app collegati allo smartphone.

Anche chi porta il cane in spiaggia potrebbe avere bisogno di prodotti specifici. Gli amici a quattro zampe stanno più vicini di noi a sabbia e sassi, dove la temperatura è più alta di almeno 3 gradi rispetto a quella che percepiamo alla nostra altezza. Opportuno quindi bagnarli spesso e prestare attenzione alla dieta. In caso di viaggi aerei o in auto, poi, il cane o il gatto potrebbe soffrire di cinetosi, nel qual caso si può ricorrere a trattamenti farmacologici specifici, magari su consiglio del veterinario. Senza arrivare alla nausea, infine, l’animale potrebbe semplicemente patire di stress da viaggio, nel qual caso potrebbe essere utile somministrare un medicinale anti-ansia o qualche calmante naturale per uso veterinario. Un buon category in farmacia – magari accompagnato da qualche informazione di utilità generale, come il portale www.struttureveterinarie.it, con l’anagrafe di tutte le strutture veterinarie disponibili in Italia – può intercettare un segmento crescente della clientela con “pet”.

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