Della mancata aderenza alle terapie e della non corretta assunzione dei farmaci secondo prescrizione si discute nelle sedi istituzionali da diversi anni. PharmaRetail ha parlato spesso anche del ruolo della farmacia nell’aiutare e sostenere i pazienti nel percorso di cura. Una nuova ricerca “Indagine civica sull’aderenza terapeutica: un piano d’azione comune”, presentata da Cittadinanzattiva, mostra come ancora oggi solo la metà dei cittadini, in cura per una o più patologie, segue le terapie in modo costante e appropriato. L’altra metà si divide fra chi, in maniera preponderante, le salta raramente (35,6%) e chi occasionalmente (11,5%). Un residuo 1,5% non le segue con alcuna costanza. Abbiamo chiesto ad Annarosa Racca (nella foto), presidente di Federfarma Lombardia, come le farmacie lombarde stanno supportando i pazienti.
La mancata aderenza è un problema che si ripropone costantemente, cosa può fare oggi il farmacista?
La questione della mancata aderenza alla terapia non è una tematica nuova. Sappiamo da anni che le persone non seguono le prescrizioni del medico, o le seguono solo per un periodo limitato di tempo e poi o smettono di prendere le medicine o cambiano a loro discrezione la terapia. Ed è un problema non solo dei pazienti cronici. Nella mia esperienza ci sono alcune categorie di farmaci che sono più trascurate di altri: per esempio, gli antipertensivi vengono assunti più dei farmaci per l’apparato respiratorio. «Il primo passo fondamentale per i farmacisti della nostra Regione è stato l’accesso al Fascicolo sanitario elettronico dei pazienti. Questo è importante perché ci permette di vedere, in modo chiaro, quali ricette sono emesse per ciascun paziente. Prima — e in parte ancora oggi — accadeva che i pazienti facessero confusione, stampando più copie della stessa ricetta o dimenticandone una. Noi ora con il fascicolo sanitario elettronico abbiamo la possibilità di vedere tutte le terapie.
La nuova Legge n. 182 del 2 dicembre 2025 sulle Semplificazioni aiuterà anche nella gestione dell’aderenza?
Sì, un altro passo importante avverrà dopo con l’applicazione e la messa in atto della legge, appena approvata, cosiddetta sulle ‘Semplificazioni’. La possibilità di avere ricette della durata di un anno per farmaci di terapie croniche, ad esempio gli ipertensivi, permetterà al paziente di andare direttamente in farmacia a ritirare i farmaci senza più recarsi dal medico di medicina generale per rifare le ricette mensilmente. Questo passaggio, soprattutto per i pazienti anziani e fragili, poteva diventare complicato e spesso dava luogo a interruzioni di terapia che verranno evitate. La nuova normativa permetterà anche di avere una terapia direttamente in farmacia con il solo foglio di dimissioni ospedaliere, anche in questo caso saltando il passaggio dal medico di medicina generale. Quindi anche nel caso di una patologia cronica.
In Lombardia è già attiva la possibilità di fare deblistering dei medicinali: si sta rivelando uno strumento utile?
Il deblistering è un altro strumento fondamentale per l’aderenza alla terapia, soprattutto di persone anziane sole che vanno spesso incontro a errori e dimenticanze. Noi in farmacia lo vediamo spesso: i pazienti ci chiedono come fare se si sono dimenticati di seguire una terapia o temono di non averla assunta. La possibilità di avere confezioni già preparate per la terapia del mattino, del pomeriggio e della sera, e per i singoli giorni, è di grande aiuto nella gestione del paziente politrattato e nella aderenza alla terapia.
Oltre alla difficoltà di ricordare le terapie, ci sono altri fattori che influiscono sulla aderenza?
Per esempio molti pazienti mettono in discussione le indicazioni del medico e si affidano a quello che sentono dire da diverse fonti, dalla vicina di casa, alla trasmissione televisiva. La terapia invece non deve essere trascurata o cambiata per iniziativa del paziente.
In questo senso il farmacista può avere un ruolo di informazione ed educazione?
Noi tutti i giorni rispondiamo alle domande e ai dubbi dei pazienti e il nostro ruolo è fondamentale per trasmettere al paziente che la terapia del medico è quella giusta per la sua condizione e quindi va necessariamente seguita. Siamo convinti che la nuova legge ci permetterà di portare avanti il nostro contributo per l’aderenza in modo ancora più efficace.
Ci può fare un esempio?
Per esempio stiamo avendo molti risultati in termini di vaccinazioni antinfluenzali: in Lombardia ad oggi abbiamo fatto quasi 500mila, vaccinazioni segno che i pazienti si fidano di noi e ci vedono come un luogo dove effettuare anche le vaccinazioni. Oggi è una realtà perché, durante il Covid, ci è stata concessa la possibilità di effettuare le vaccinazioni. In Lombardia sono già attive anche quelle antipneumococciche, con esiti molto positivi. Siamo molto soddisfatti del percorso avviato, un risultato riconosciuto anche dalle istituzioni regionali.
Presenteremo i risultati di questo percorso e di altri progetti nella consueta Conferenza stampa natalizia che quest’anno si terrà giovedì 11 dicembre: un momento per fare il bilancio del 2025, con uno sguardo al 2026.




