Il DDL Semplificazioni 2025 cambia il ruolo della farmacia nel Ssn: il Ccnl deve adeguarsi?

Il DDL Semplificazioni 2025 cambia il ruolo della farmacia nel Ssn: il Ccnl deve adeguarsi?

Il Disegno di Legge Semplificazioni 2025 è stato approvato in via definitiva anche alla Camera. Di questo provvedimento di legge che ha molti punti di interesse per la farmacia abbiamo parlato in un precedente articolo. Vediamo cosa cambierà per la farmacia e per i farmacisti: il DDL Semplificazioni, di fatto rende strutturale la possibilità di effettuare presso le farmacie, da parte dei farmacisti i vaccini dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale su persone di età non inferiore a dodici anni, i test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo e, infine, i servizi di telemedicina. Inoltre le farmacie saranno coinvolte nell’assistenza farmaceutica ai pazienti cronici e in caso di dimissioni ospedaliere, con un ruolo attivo del farmacista nell’informare il paziente circa le modalità di assunzione dei farmaci prescritti in ambito ospedaliero e nel monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica.

Rafforzato il ruolo della farmacia come presidio sanitario territoriale

Grazie a DDL Semplificazioni «si rafforza il ruolo della farmacia come presidio sanitario territoriale. Il provvedimento, infatti, amplia in modo significativo le prestazioni erogabili dalle farmacie, semplificando l’accesso a servizi di monitoraggio e prevenzione per milioni di cittadini» ha dichiarato Marco Cossolo, Presidente di Federfarma nazionale. I nuovi servizi – dai test alle vaccinazioni, fino alla telemedicina – avranno un impatto positivo anche sul Ssn, infatti «le nuove prestazioni in farmacia alleggeriscono il carico di lavoro delle strutture sanitarie pubbliche, contribuendo, tra l’altro, a ridurre le liste di attesa» continua Cossolo, «l’obiettivo è potenziare l’assistenza sanitaria favorendo la sinergia tra tutti i professionisti della salute che operano sul territorio, a partire dai medici di medicina generale». In questo senso Federfarma apprezza e condivide pienamente le dichiarazioni rilasciate dal Segretario generale della FIMMG Silvestro Scotti, che ha sottolineato l’importanza di una collaborazione strutturata tra medici e farmacie per semplificare la vita dei pazienti cronici.

«Per un SSN più vicino alle persone riteniamo strategico dare vita a spoke di prossimità che integrino Medici di Medicina Generale, specialisti ambulatoriali, infermieri di comunità e farmacie quali articolazioni territoriali delle Case della Comunità hub» ha sottolineato Cossolo «Lavorare in sinergia con le altre professioni sanitarie è un percorso già avviato, come dimostra l’accordo che Federfarma ha siglato con il Sumai e la sottoscrizione per adesione di Federfarma all’accordo tra Ordine dei Farmacisti e Ordine dei Biologi».

Fofi: il contratto dei collaboratori passi al comparto sanitario

Alla luce dell’evoluzione del ruolo della farmacia e del farmacista nel Ssn, e dello stallo delle trattative sul Ccnl, serve un diverso inquadramento contrattuale per i farmacisti? Il Consiglio Nazionale della Fofi, composto dai Presidenti dei cento Ordini territoriali, nella riunione del 26 novembre scorso, pur non avendo per legge un ruolo attivo nella contrattazione, ha approvato all’unanimità una mozione che sostiene la proposta di passaggio di inquadramento contrattuale dei farmacisti dipendenti delle farmacie private dall’attuale comparto speciale del commercio al comparto sanitario, con la definizione di un contratto specifico, coerente con il ruolo professionale che la categoria svolge oggi all’interno del Servizio Sanitario Nazionale e della sanità di prossimità. Il Consiglio Nazionale si è inoltre espresso favorevolmente in merito all’introduzione di una specifica ‘indennità di funzione sanitaria’ per i farmacisti collaboratori, quale riconoscimento concreto del contributo quotidiano dei professionisti al servizio della collettività. Una misura ritenuta in linea con l’evoluzione della Farmacia dei servizi, che negli ultimi anni ha ampliato in modo significativo le funzioni e le competenze del farmacista, ulteriormente rafforzate dai recenti provvedimenti legislativi che ne hanno consolidato il ruolo nell’assistenza farmaceutica e nelle attività di prevenzione, promozione della salute e presa in carico dei pazienti cronici.

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