L’intelligenza artificiale è ormai parte integrante di molte interazioni digitali quotidiane: dai suggerimenti automatizzati nei motori di ricerca agli assistenti virtuali impiegati nei servizi clienti e nelle piattaforme di e-commerce. I chatbot intelligenti sono sempre più diffusi, soprattutto in ambito marketing, dove vengono utilizzati per migliorare l’esperienza d’acquisto e offrire risposte immediate. Oggi anche la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani compie un passo in questa direzione, presentando il primo chatbot basato sull’intelligenza artificiale.
Nato in collaborazione con il Politecnico di Milano
L’innovativo chatbot è nato dalla collaborazione tra l’Ordine dei Farmacisti di Milano-Monza Brianza e la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano e, per volontà della FOFI, è stato messo a disposizione di tutti e cento gli Ordini provinciali. Lo scopo è offrire risposte più rapide alle domande dei propri iscritti sulle questioni tecnico-legali che impattano sull’esercizio della professione, permettendo, inoltre, di snellire il lavoro degli uffici federali che ogni giorno ricevono numerosissime richieste di chiarimento dal territorio.
«Questo progetto è il risultato di una collaborazione virtuosa tra l’Ordine dei Farmacisti di Milano-Monza Brianza, il Politecnico di Milano e la Federazione, che ha consentito di sviluppare un software evoluto di IA che coniuga l’accuratezza e l’attendibilità delle fonti con la rapidità di risposta propria degli algoritmi di intelligenza artificiale, consentendo di accelerare la gestione delle richieste di informazioni dei colleghi e di ottimizzare l’efficienza operativa degli Ordini e della stessa Federazione» ha spiegato il presidente FOFI, Andrea Mandelli.
Il chatbot della Fofi è stato ideato e personalizzato per l’ambito ordinistico: interpreta le domande formulate dai farmacisti in linguaggio naturale e fornisce risposte immediate, puntuali e standardizzate, attingendo da un ampio archivio di fonti certificate. L’assistente virtuale è ‘addestrato’ per rispondere a quesiti su aspetti legali e professionali quali, ad esempio, formazione e obblighi ECM, competenze professionali, incompatibilità, gestione dei presìdi. Dopo una prima una fase sperimentale che ha coinvolto gli Ordini dei farmacisti di Agrigento, Bari-BAT, Brescia, Gorizia, Milano-Monza Brianza, Pistoia e Torino, il tool è oggi pienamente operativo, con accesso diretto dai gestionali dei singoli Ordini.
«L’impegno della Federazione sull’Intelligenza Artificiale non finisce qui» ha proseguito Mandelli «come annunciato in occasione dell’ultimo Consiglio Nazionale, stiamo già realizzando un secondo software di IA, destinato all’utilizzo diretto da parte dei farmacisti, che consentirà ai colleghi di ottenere informazioni rapide, chiare e validate sulle questioni di carattere normativo e professionale correlate all’attività di dispensazione farmaceutica. L’obiettivo è di rendere disponibile il nuovo software entro la fine del 2025».
In questi anni i farmacisti si sono fatti trovare pronti alla sfida della digitalizzazione per migliorare la qualità dell’assistenza e l’accesso alle cure, e «questi progetti confermano la nostra volontà di continuare a investire nell’innovazione per far crescere la professione e portare valore al sistema salute, integrando l’Intelligenza artificiale come leva strategica per valorizzare ulteriormente le nostre funzioni e competenze, e la dimensione relazionale della nostra professione» ha concluso Mandelli «Un obiettivo che è parte della mission federale di consolidare il ruolo dei farmacisti nel contesto della sanità digitale che, sempre di più, sarà il futuro dell’assistenza».