Le italiane e lo skincare: attente alla marca, meglio se bio

Le italiane e lo skincare: attente alla marca, meglio se bio

Nel settore della cura della pelle continuano a crescere il bio e i brand di ispirazione naturale che oggi valgono il 21% del mercato: questo secondo i dati dell’”Osservatorio Beauty, studi e tendenze nell’ambito della cosmetica” dedicato quest’anno a “Le donne italiane e la cura della pelle”. L’Osservatorio, alla sua quinta edizione, è realizzato in collaborazione con il dipartimento Consumer & Market Insight di L’Oréal Italia.

Per realizzare l’indagine sono state utilizzate diverse fonti: Ipsos – Beauty Track 2016; Ipsos – Path to purchase 2018; Gfk – Consumer Panel 2018, IRI – Shopper 2016 e 2017, Biobank 2018, Beyond Research – Ricerca qualitativa 2018.

Attenzione anche agli ingredienti

Lo skincare, inteso come cura e detergenza del viso, è un mercato in crescita, che ha subito profondi cambiamenti negli ultimi anni: da un lato sono aumentate esponenzialmente sia la domanda che l’offerta di prodotti biologici, naturali o d’ispirazione naturale che oggi valgono il 21% del mercato, dall’altro si è consolidata la proposta di prodotti altamente concentrati o incentrati sulla componente scientifica o dermatologica (il restante 79%).

Questi risultati sono frutto di una maggiore attenzione della donna italiana agli ingredienti dei prodotti beauty, con una percentuale del 55% rispetto al 46% delle donne europee (51% in Germania, 48% in Spagna, 32% nel Regno Unito), e una particolare preferenza per i prodotti a base naturale, dichiarato dal 63% delle donne italiane rispetto al 53% delle europee (61% in Francia, 51% in Germania, 57% in Spagna, 45% nel Regno Unito). Inoltre il 57% delle donne in Italia è convinto che l’efficacia dei prodotti sia fortemente legata alla ricerca scientifica, contro il 44% in l’Europa (48% in Francia, 39% in Germania, 50% in Spagna, 37% nel Regno Unito).

Molto spesso le consumatrici italiane considerano lo skincare come una categoria cosmetica irrinunciabile (93%) e molte di loro ne vivono lo shopping come un momento di divertimento (85%), soprattutto quando possono scegliere all’interno di ricchi assortimenti (88%). Tuttavia all’interno di questo mondo esistono due approcci distinti a seconda che si parli di prodotti di cura o detergenza del viso.

In particolare in Italia i prodotti più utilizzati nella cura del viso sono le creme (71%) e le maschere (34%), le proprietà più apprezzate sono quelle idratanti (55% vs 61% Ue) e in Italia soprattutto quelle anti-età. Infatti, il 42% delle donne italiane dichiara di prendersi cura della propria pelle con l’obiettivo di sembrare più giovane rispetto al 37% delle donne europee (33% in Francia e 37% in Germania).

I prodotti per la detergenza, invece, sono considerati più affini al mondo dell’igiene e, pur riconosciuti come fondamentali, non generano lo stesso coinvolgimento emotivo e progettuale.

Il ruolo delle marche in questa categoria è particolarmente rilevante.

Le consumatrici, pur amando sperimentare le ultime novità in fatto di prodotti, metodi applicativi ed ingredienti, preferiscono muoversi all’interno di marche già conosciute (92%), più spesso due o tre. Se parliamo di fiducia nel brand, le donne italiane si fidano in modo più esclusivo di prodotti di brand affermati e riconosciuti (41% vs 27% Ue). L’elevata fedeltà alla marca è in gran parte determinata dalla credibilità e dell’efficacia dei prodotti per i diversi benefici ricercati.

Per quanto riguarda la fase pre-acquisto le fonti di ricerca attiva di informazioni sono molteplici sia online che offline: il passaparola, le recensioni online, il consiglio dell’esperto e i campioncini, sia quelli ricevuti a casa sia quelli disponibili nelle riviste. Nella fase di acquisto nel punto vendita, gli elementi più rilevanti appaiono essere: la confezione, la disposizione a scaffale, la prova prodotto e, dove disponibile, il consiglio delle commesse o delle addette dermocosmetiche.

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