In qualità di Società Benefit e azienda certificata B Corp, il gruppo biofarmaceutico internazionale Chiesi si impegna a misurare, migliorare e comunicare in modo trasparente il proprio impatto sociale e ambientale. Per approfondire questo tema, in occasione della pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità 2024, PharmaRetail ha chiesto a Cecilia Plicco (nella foto), Senior Director, Shared Value & Sustainability di fare il punto sulla sostenibilità dell’azienda e di anticipare gli obiettivi del 2025.
Quali sono i punti chiave del Bilancio?
Il Sustainability Report 2024 segna un anno di evoluzione per il Gruppo Chiesi che consolida la propria strategia d’impatto lungo quattro direttrici chiave: Patients, Planet, People e Prosperity. Un percorso che intreccia innovazione scientifica, responsabilità ambientale e inclusione con risultati concreti su scala globale.
Sul fronte della Ricerca & Sviluppo, Chiesi ha investito 829 milioni di euro – pari al 24% dei ricavi – e inaugurato a Parma il Biotech Center of Excellence, un polo tecnologico all’avanguardia pensato per accelerare l’accesso dei pazienti a terapie innovative.
In parallelo, Chiesi ha rafforzato l’impegno in ambito di Health Equity (Equità Sanitaria), con l’obiettivo di contribuire all’eliminazione delle barriere all’assistenza sanitaria e alla riduzione delle disuguaglianze: a questo fine, il Gruppo ha attive iniziative in 33 Paesi sia dove è presente direttamente con filiali, sia attraverso collaborazioni con partners e distributori.
Dal punto di vista responsabilità ambientale?
La lotta al cambiamento climatico rappresenta un altro pilastro della nostra azione. Nel 2024, Chiesi ha pubblicato il suo primo Piano di Transizione Climatica e ottenuto la validazione dei target Net Zero al 2035 da SBTi (Science Based Targets Initiative), a conferma della solidità scientifica della propria strategia ambientale. Dal 2019 a oggi, le emissioni dirette (Scope 1) sono calate del 27%, quelle indirette da energia acquistata (Scope 2) del 97%. Le emissioni lungo la catena del valore (Scope 3), aumentate in termini assoluti, hanno visto una riduzione dell’intensità emissiva del 7,5% negli ultimi 12 mesi.
Le persone restano al centro del nostro modello: contiamo 7.542 collaboratori in tutto il mondo, con il 17% di nuove assunzioni e il 40% coinvolto in attività di volontariato aziendale, per oltre 15.300 ore donate. Nel 2024, il Gruppo è entrato nella classifica World’s 25 Best Workplaces™, stilata da Great Place To Work® e Fortune, prima azienda italiana di sempre.
C’è poi la vostra attenzione alla governance…
Infine, l’attenzione alla governance si è tradotta in nuove certificazioni in aree particolarmente rilevanti per l’azienda, come la ISO 37001 per il sistema di anti-corruzione ottenuta per l’Headquarters di Parma, con un piano di ampliamento della certificazione a tutto il Gruppo. È stato inoltre aggiornato, coinvolgendo attivamente i partner strategici dell’azienda, il Codice di Interdipendenza, documento che guida le relazioni con partner e fornitori all’insegna dei principi di interdipendenza e responsabilità condivisa. Un anno di traguardi concreti che ribadisce l’ambizione di Chiesi: valori, scienza e innovazione per generare impatto positivo per le persone e il pianeta.
Come potete definire quest’anno dal punto di vista della sostenibilità e dei risultati finanziari?
Il 2024 è stato un anno molto positivo per il Gruppo Chiesi, sia sotto il profilo della sostenibilità, come evidenziato nei risultati presentati sopra, sia della performance finanziaria. I ricavi hanno raggiunto i 3,4 miliardi di euro (+13% a tassi di cambio costanti), con un EBITDA che per la prima volta ha superato il miliardo e una redditività stabile, vicina al 30% per il quinto anno consecutivo.
Per noi il concetto di prosperità va oltre il significato puramente finanziario: significa creare valore condiviso e duraturo per i pazienti, le nostre persone, le comunità in cui operiamo, i partner con cui collaboriamo, il pianeta. Il successo dell’azienda permette di continuare a investire in innovazione e generare impatto positivo. Quello di Chiesi è un approccio in cui sostenibilità e performance si rafforzano a vicenda.
Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti, e al tempo stesso consapevoli della necessità di continuare a misurare la nostra performance sociale e ambientale e seguire piani di miglioramento, confrontandoci con i più elevati e rigorosi standard disponibili.
Quali sono i vostri prossimi passi del 2025?
Il 2025 sarà un anno speciale per il Gruppo Chiesi: celebriamo i nostri primi 90 anni di storia, un traguardo importante che vogliamo onorare guardando al futuro. Tra le nostre priorità, la ricertificazione B Corp: un impegno che è sinonimo di rigore, ma anche di misurazione e miglioramento continuo in tutti gli ambiti, dalla governance, all’impatto ambientale e sociale.
Sul fronte della Global Health, l’azienda si sta concentrando sull’aumento dell’accesso a trattamenti di qualità per neonati prematuri e per le loro famiglie nei Paesi dell’Africa subsahariana. Ci aspettiamo le prime approvazioni regolatorie, per rendere accessibile la caffeina citrato in alcuni Paesi con risorse limitate.
In ambito di sostenibilità ambientale, la roadmap verso Net Zero rimane la nostra priorità, ma ci sono altre progettualità in cantiere che stanno progredendo. Per esempio, stiamo certificando i laboratori di ricerca e sviluppo secondo lo standard My Green Lab e nel 2025 abbiamo l’obiettivo di certificarne almeno altri quattro, dopo i primi certificati nel 2024. Sul fronte delle persone che lavorano in azienda, rimane prioritario l’obiettivo del loro coinvolgimento attivo: negli ultimi dieci anni l’azienda ha investito sulla promozione del volontariato aziendale. Un progetto concreto in questo ambito è il lancio di una piattaforma digitale per favorire il volontariato aziendale, accessibile da tutte le persone Chiesi. Dopo il successo della fase pilota, estenderemo a livello globale la piattaforma. Per noi il 2025 sarà un anno di passi concreti guidati dalla voglia di continuare a generare impatto positivo, ma anche di misurarci, ascoltare i nostri stakeholder, imparare, evolvere e guardare al futuro con l’obiettivo di continuo miglioramento della nostra performance sociale e ambientale.