Farmaceutica e impegno per l’ambiente: Chiesi riduce dell’11% in un anno le emissioni di CO2

Farmaceutica e impegno per l’ambiente: Chiesi riduce dell’11% in un anno le emissioni di CO2

L’impegno delle aziende, anche quelle farmaceutiche, nel ridurre l’impatto ambientale della loro produzione è un passo importante verso l’attuazione degli obiettivi della Agenda 2030 e, in generale, per la tutela della sostenibilità sul lungo termine dell’intero pianeta. Un esempio è Chiesi Farmaceutici, gruppo internazionale che, come si legge nel Report 2019 sulla sua attività, recentemente pubblicato, rispetto al 2018 ha ridotto dell’11% le emissioni di CO2 e ha aumentato di 4,5 volte l’utilizzo di energie rinnovabili presso le proprie sedi.

Si tratta di tappe che puntano all’obiettivo ambizioso del gruppo: diventare Carbon Neutral entro il 2035.

B Corp e società Benefit

Nel 2019 Chiesi è diventata una Benefit Corporation (B Corp), ricevendo la certificazione B Corp da B Lab®, società no-profit leader mondiale nell’ambito della sostenibilità, come riconoscimento delle pratiche di sostenibilità aziendale: è il più grande gruppo farmaceutico ad aver ottenuto la certificazione B Corp, con un punteggio di 87,5.

«Abbiamo intrapreso la valutazione d’impatto B (BIA), che misura l’impatto positivo di un’azienda sui lavoratori, sulla comunità, sull’ambiente e sui clienti, e abbiamo avviato un piano di miglioramento globale, diventando finalmente idonei alla certificazione», si legge nel Report 2019. «In quest’ottica, il concetto di salute acquista un significato più ampio per la nostra azienda, poiché ci impegniamo a realizzare un modello di business pienamente sostenibile, agendo come una forza positiva e creando valore condiviso: ci prendiamo cura della salute delle persone e del pianeta, continuando a crescere come azienda».

Sempre nel 2019 Chiesi si è assunta l’impegno di diventare carbon neutral entro la fine del 2035, arrivando a un’impronta di carbonio netta pari a zero. Un percorso non facile, perché le sue attività dipendono dai diversi attori coinvolti quali fornitori, partner, distributori, istituzioni e molti altri, che contribuiscono all’impronta di carbonio a diversi livelli.

Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP25) Chiesi ha annunciato un piano per portare sul mercato, entro la fine del 2025, un innovativo inalatore pMDI a basso contenuto di carbonio per i pazienti affetti da asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Attualmente, gli inalatori pMDI rappresentano una percentuale trascurabile delle emissioni globali totali, l’azienda si è impegnata ad aprire la strada verso soluzioni pMDI carbon minimal che garantiscano la necessaria gamma di soluzioni terapeutiche per i pazienti.

«Mai come in questo periodo storico è stato chiaro quanto la resilienza e la sostenibilità dei modelli di business siano essenziali per il nostro futuro. Per questo è fondamentale che le aziende si impegnino concretamente a dimostrare e gestire i propri impatti per un reale sviluppo sostenibile. La crisi sociale e ambientale che l’umanità sta affrontando richiede uno sforzo collettivo senza precedenti» ha affermato Maria Paola Chiesi, Shared Value & Sustainability Head del Gruppo. «Per le aziende, che sono un motore fondamentale per l’evoluzione dei sistemi economici, non è sufficiente dichiarare l’intenzione di spostarsi verso gli SDGs (Obiettivi di sviluppo sostenibile), è necessario integrarli totalmente nella strategia aziendale, al fine di agire come forza rigenerativa sia per la società che per la biosfera. Quando ciò accade, il reporting cessa di essere un esercizio formale e diventa uno strumento evolutivo».

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