Trump firma per ridurre il prezzo dei farmaci anti-obesità: effetti possibili anche in Italia

Trump firma per ridurre il prezzo dei farmaci anti-obesità: effetti possibili anche in Italia

Si stima che quello dei nuovi farmaci anti-obesità sarà un mercato da circa 150 miliardi di dollari nel prossimo decennio: di fatto uno dei business più redditizi degli ultimi decenni per le aziende farmaceutiche. Pochi giorni fa il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato di aver firmato un accordo con Novo Nordisk e Pfizer, le due principali aziende farmaceutiche coinvolte, per ridurre il costo dei farmaci agonisti del recettore GLP-1.

 

 

 

In Italia rimborsati solo per il diabete

La classe dei farmaci agonisti del recettore GLP-1, quali semaglutide, liraglutide e tirzepatide, nel nostro Paese è rimborsata solo per il trattamento del diabete di tipo II, non per il trattamento dell’obesità. In Europa il prezzo elevato anche di questi farmaci, per i pazienti che devono acquistarli a spese proprie per il trattamento dell’obesità, ha portato negli ultimi mesi a un forte aumento del numero di farmaci venduti illegalmente. Tanto che Ema e Aifa hanno diffuso una nota sulla crescente minaccia rappresentata dalla pubblicità e dalla vendita online di farmaci illegali in tutta l’Unione Europea, in particolare per questa classe di farmaci. La distribuzione di questi farmaci avviene in farmacia dietro presentazione di ricetta specialistica per il trattamento dell’obesità, e per quanto riguarda la prescrivibilità sono regolamentati dalla Nota 100. Per questa classe di medicinali ‘a base di agonisti recettoriali del GLP1 e di doppi agonisti recettoriali GIP/GLP1’ anche nel recente aggiornamento della Nota rimane l’obbligo di prescrizione tramite la Scheda di Valutazione e prescrizione, al contrario di altre classi di antidiabetici che possono essere prescritti dal Mmg.

L’accordo stipulato da Trump prevede che a fronte della riduzione di prezzo da parte delle aziende il governo a sua volta amplierà l’idoneità per gli utenti di Medicare, la sanità per le persone dai 65 anni in su. I medicinali – sia iniettabili che in pillole, una volta approvata questa forma farmaceutica – da metà 2026 saranno venduti a Medicare per 149 dollari al mese nella dose minima e 245 per quelle maggiori. Saranno inoltre disponibili a prezzi scontati sul nuovo portale federale TrumpRx.gov, il cui lancio è previsto per il prossimo anno, con un costo medio per i consumatori di 350 dollari al mese, destinato a scendere a 245 entro due anni, una netta diminuzione rispetto ai 500 attuali. L’intesa prevede, infine, una moratoria di tre anni sui dazi per le due aziende e un iter accelerato di approvazione da parte della Food and Drug Administration (Fda) per le nuove versioni orali dei farmaci.

L’Italia è diventata, con l’approvazione della legge del 1° ottobre, il primo Paese al mondo a dotarsi di una normativa dedicata all’obesità quale malattia cronica riconosciuta, con lo scopo di affrontare questa condizione con strumenti concreti di prevenzione, diagnosi e cura. Manca ancora per i pazienti obesi, che non soffrono di diabete, la possibilità di avere il farmaco attraverso il sistema sanitario nazionale. L’accordo Usa potrebbe avere una ricaduta positiva sul prezzo di questi farmaci anche in Italia, nonostante il costo per il Ssn sia comunque già inferiore a quello americano e accelerare la rimborsabilità.

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