Cresce ancora il mercato mondiale degli integratori, l’Italia sopra la media globale

Cresce ancora il mercato mondiale degli integratori, l’Italia sopra la media globale

Ancora in crescita il mercato degli integratori. Nel 2021 il mercato globale si è attestato a 150 miliardi di euro, con una crescita annua del 4,7% nell’ultimo triennio, e un’importante spinta verso il futuro: l’innovazione di prodotto (con il 64%) è la principale strategia di crescita adottata dai player del settore. A confermarlo i dati diffusi da Integratori & Salute, associazione nazionale che rappresenta il comparto e che è parte di Unione Italiana Food.

Tassi di crescita più alti in Italia

In Italia il settore è cresciuto ancor più che nel resto del mondo. Negli ultimi dieci anni il tasso medio annuo medio di crescita è stato del 9,5%, un ritmo decisamente più sostenuto rispetto alla performance globale.

«La recente pandemia ha messo in evidenza l’importanza del mantenimento del benessere e della salute per le persone ed in questo nuovo scenario gli integratori rivestono oggi un ruolo ancora più importante, che è destinato a crescere», ha dichiarato Germano Scarpa (nella foto), presidente di Integratori & Salute. «Il futuro degli integratori alimentari sarà sempre più nella prevenzione. Essi sono già oggi un prezioso strumento per la sostenibilità dei sistemi sanitari e un utilizzo corretto di integratori come strumenti di prevenzione primaria potrebbe certamente generare risparmi rilevanti per il sistema sanitario nazionale».

Un’elaborazione PwC Italia su dati Food Supplements Europe stima in 1,3 miliardi di euro il potenziale risparmio annuale del sistema sanitario nazionale correlato a minori casi di ospedalizzazione, qualora le persone over 55 o a rischio di malattie cardiovascolari assumessero Omega 3 regolarmente. Allo stesso tempo se la popolazione a rischio assumesse giornalmente calcio e vitamina D si potrebbero riscontrare minori fratture ossee correlate all’osteoporosi e avere così un potenziale risparmio per il Ssn di 0,7 miliardi di euro.

«I trend in atto stanno rivoluzionando il settore della salute, con accelerazioni dovute alla pandemia e all’instabilità geopolitica», ha evidenziato Andrea Fortuna, Advisory Partner – Health, Pharma & Life Sciences – PwC Italia in occasione della presentazione dei dati. «L’Italia oggi è leader di mercato in Europa nel settore degli integratori con il 26% del market share, seguita da Germania (19%) e Francia (15%) e si colloca all’ottavo posto come esportatore a livello globale».

Guardando al futuro del settore, tra gli ambiti di azione, le aziende mettono al primo posto lo sviluppo digitale dei processi aziendali (43%), seguito dagli strumenti digitali per la gestione dell’informazioni medico-scientifica (28%), l’internet of things (20%), gli strumenti digitali per la gestione della relazione con il farmacista (8%) e i sistemi di visualizzazione, realtà virtuale ed aumentata (1%) .

La digitalizzazione ha un ruolo chiave: se nel 2018 i device connessi erano stimati in 23 miliardi, oggi sono 50 miliardi e diventeranno 75 miliardi nel 2025, mentre gli investimenti corporate in Intelligenza artificiale sono passati in 5 anni dai 20 miliardi di dollari del 2016 ai 170 miliardi del 2021.

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