Rete dei presidi farmaceutici solidali, rinnovato il protocollo tra Banco Farmaceutico, Egualia e Fofi

Rete dei presidi farmaceutici solidali, rinnovato il protocollo tra Banco Farmaceutico, Egualia e Fofi

Prosegue la collaborazione tra Fondazione Banco Farmaceutico, Egualia e Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) a sostegno delle persone che vivono in povertà sanitaria.

Alle origini dell’iniziativa della Rete presidi farmaceutici, il progetto pilota avviato nel 2018, delle “farmacie di strada”, con il quale le stesse organizzazioni coinvolte oggi sperimentavano una assistenza farmaceutica rivolta ai cittadini in condizioni di fragilità economica.

La sperimentazione era inizialmente limitata alla città di Roma mentre nel 2021 è diventata di più ampio respiro con la nascita della “Rete dei presidi farmaceutici solidali”, grazie all’accordo tra Fondazione Banco Farmaceutico ETS, Egualia e Fofi, che hanno appena rinnovato il Protocollo di intesa anche per il 2024.

«L’accordo», si legge in una nota ufficiale, «prevede la distribuzione gratuita di 11.765 confezioni di medicinali, coprendo 143 principi attivi essenziali per il trattamento di patologie comuni, attraverso una Rete dei presidi farmaceutici solidali, estesa da Nord a Sud. I farmaci, forniti dalle aziende partner, saranno gestiti e distribuiti presso i punti di dispensazione degli enti assistenziali». A beneficiare di queste donazioni cinque enti: Medici per la Pace di Verona, Medicina e Assistenza ai margini di Roma, Caritas Diocesi di Cagliari, Officina Salute CRI di Bari, Officina Salute CRI di Catania che si avvarranno di farmacisti volontari per la verifica, conservazione, stoccaggio, distribuzione e dispensazione dei farmaci che saranno stoccati in un armadio farmaceutico dedicato e il cui flusso sarà monitorato grazie ai gestionali resi gratuitamente disponibili da CGM CompuGroup Medical Italia Holding Srl.

Nel 2023, gli enti assistenziali coinvolti nel protocollo avevano segnalato un fabbisogno di 106.386 confezioni di farmaci. Durante l’anno, Banco Farmaceutico ha distribuito complessivamente 43.823 pezzi – 9.830 farmaci 8.639 Dpi, 8.173 integratori, 3.504 presidi, 4.428 dispositivi medici, 8.799 prodotti di igiene e 450 pezzi di altro genere – grazie alle donazioni di 38 aziende, mentre ulteriori 38.922 pezzi sono stati distribuiti dal Banco per rispondere a necessità emerse successivamente. Purtroppo il fabbisogno non è stato esaudito in toto, a causa di difficoltà di approvvigionamento e di carenze verificatesi lungo la filiera del farmaco.

Uniti contro la povertà sanitaria

Il concetto di povertà sanitaria si può declinare in vari modi. Può riguardare le famiglie che per ristrettezze economiche devono limitare le cure sanitarie, considerando, da un lato, le carenze della sanità pubblica e, dall’altro, l’inaccessibilità delle prestazioni private. Mentre se si limita il discorso ai farmaci, le indagini ci raccontano di quote crescenti di cittadini che non riescono nemmeno ad avere accesso ai medicinali di uso comune: analgesici, antipiretici, antibiotici, antinfiammatori, antidolorifici, antiepilettici, antimicotici, antipertensivi, antimicotici, antidiabetici, antidepressivi, antiasma, cortisonici.

È questa la povertà sanitaria in senso stretto e basta leggere i nomi delle organizzazioni che si gioveranno dell’attività della Rete per comprendere che i destinatari dei farmaci saranno persone indigenti a tutti gli effetti.

«È noto che negli ultimi sei anni la spesa farmaceutica a carico delle famiglie è aumentata costantemente anche quando la spesa complessiva è rimasta stabile o addirittura negativa, segno che tagli e risparmi sono stati interamente trasferiti sui bilanci familiari», ricorda il presidente di Egualia, Stefano Collatina. «Stiamo parlando di spesa media annuale di 380 euro a famiglia, a fronte di un costante aumento della fragilità sociale ed economica nel nostro Paese. Non meraviglia dunque scoprire che nel 2023 la rete di Banco Farmaceutico ha assistito oltre 430.000 indigenti: è un appello al quale le aziende di Egualia si sentono in dovere di continuare a rispondere nel miglior modo possibile».

«L’impegno sociale verso le comunità, la vicinanza e l’attenzione alle persone più vulnerabili sono parte integrante della missione dei farmacisti di essere al servizio della salute di tutti i cittadini», sottolinea il presidente della Fofi Andrea Mandelli. «Un impegno che condividiamo con i partner di questo progetto per dare alle realtà associative del territorio la possibilità di aiutare in concreto le persone con fragilità socioeconomiche ad accedere alle cure di cui hanno bisogno».

«Il sostegno di Fofi ed Egualia in questo progetto è parte di una collaborazione che prosegue da anni, e che ci ha consentito di essere sempre più efficaci nell’aiutare le realtà assistenziali che si prendono cura di chi è povero e ammalato», sintetizza Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Ets.

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