La guida pratica su come consigliare i solari

La guida pratica su come consigliare i solari

Prosegue la guida alle parole più comuni che il farmacista usa per consigliare i solari (la prima parte qui), incluse alcune nuove terminologie obbligatorie in etichetta o recentemente raccomandate dalla Commissione europea in un  documento rivolto ai produttori.


Resistenza all’acqua o water resistance

È la capacità di un prodotto solare di restare sulla pelle anche durante il bagno. Ma il sistema per quantificarla è dibattuto. Non ci sono standard di riferimento univoci e le imprese adottano prove di laboratorio differenti. Iso (International Organization for Standardization) ha avviato un progetto di standard internazionale per ‘water resistance-water immersion procedure’ ma ad oggi non ci sono obblighi di legge. La  Commissione europea boccia invece le diciture ‘waterproof’ e ‘sweatproof’, perché è difficile dimostrare una totale resistenza all’acqua.


Data di scadenza

Esiste una data di durata minima, periodo in cui i cosmetici, una volta aperti, possono essere utilizzati senza effetti nocivi, che vale anche per i solari. È il ‘period after opening’ o PAO, un simbolo grafico di un barattolino col coperchio aperto che indica per quanto tempo il prodotto mantiene le sue caratteristiche una volta aperto. All’interno del barattolino si trova un numero seguito alla lettera M, che indica i mesi di durata dall’apertura. Il PAO è obbligatorio per i prodotti di durate superiore ai 30 mesi. Per i prodotti di minore durata si impiega un altro simbolo: una clessidra, seguita dal mese e dall’anno o dalla dicitura “Usare preferibilmente entro”. È buona regola non riutilizzare gli avanzi dei prodotti solari della estate scorsa perché possono avere ridotto notevolmente le capacità protettive, anche se ben conservati.


Elenco ingredienti

Indecifrabile per la gente comune è invece un elenco utile per chi è soggetto ad allergie verso ingredienti noti, che potrebbero essere contenuti nel prodotto.  Il farmacista può svelare ai consumatori il mondo degli INCI in etichetta.


Neonati e bambini

La Commissione europea ricorda che i prodotti solari non garantiscono una protezione sufficiente per neonati e bambini perché l’esposizione al sole durante l’infanzia è un fattore importante per lo sviluppo del cancro della pelle in età più avanzata. In linea generale si raccomanda di non esporre al sole i bebè prima dei 6 mesi di età e di tenerli all’ombra il più possibile, con maglietta e cappello. Dai sei mesi di età, la British Skin Foundation raccomanda l’applicazione di un solare dotato di SPF 30 + filtri UVA, da applicare 15-30 minuti prima dell’esposizione al sole e più volte durante la giornata.


 Suggerimenti pratici per i clienti raccommandati dalla Commissione europea

  • ‘Applicare il prodotto prima dell’esposizione al sole’
  • ‘Riapplicare con frequenza per mantenere la protezione, soprattutto dopo aver traspirato o dopo essersi bagnati o asciugati’.

Parole fuorvianti, che non dovrebbero essere dette

  • ‘schermo totale’ o ‘protezione totale’: nessun prodotto blocca il 100% dei raggi del sole.
  • ‘prevenzione per tutto il giorno’ : dà l’errata sensazione che non ci sia bisogno di ripetere l’applicazione.
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AUTORI

Due lauree in ambito scientifico, scrive di salute,
benessere, ricerca, cosmesi e società dal 1997.

Per l’Agenzia stampa ANSA si occupa di cultura e
lifestyle, per La Repubblica e sul sito www.repubblica.it
scrive di salute e benessere. Ha un suo Blog: www.thebeautyobserver.it

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