Monitor Inflazione

Dopo un inizio d’estate di prezzi caldi si stabilizza l’inflazione in farmacia

Nel mese di luglio 2023 l’indice di inflazione per l’intera collettività (NIC) rilevato dall’Istat non aumenta e si assesta su 119,7. Le stime preliminari per agosto (ultimi dati disponibili) confermano la progressiva decelerazione del tasso di inflazione, che viene proiettato ad un valore di 120,4, con un incremento di +5,5% rispetto allo scorso anno, in calo rispetto al +5,9% rispetto al mese precedente.

E in farmacia? I prezzi sembrano seguire l’andamento generale. Il dato inflattivo di luglio del canale farmacia, rilevato dal Monitor Inflazione di New Line Ricerche di Mercato, dopo l’incremento di 0,6 p.ti registrato tra maggio e giugno rimane infatti stabile e si assesta su un valore di 112,7, in linea con il 112,6 del mese precedente.

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L’inflazione rallenta, ma non in farmacia: in aumento i prezzi di SOP&OTC, integratori e dermocosmesi

Prezzi più freddi, ma non in farmacia. Nel mese di giugno 2023 l’indice di inflazione per l’intera collettività (NIC) rimane stabile rispetto al valore di maggio, assestandosi su 119,7. E anche le previsioni di luglio dell’Istat confermano la tendenza all’attenuazione dei prezzi, con un aumento di 0,1% rispetto al dato di giugno e del 6% sul base annua. Sono differenziali paragonabili a quelli registrati ad aprile 2022, immediatamente prima del primo shock inflattivo, e dimezzati rispetto al +12% dell’autunno dello scorso anno, uno dei periodi di maggiore aumento dei prezzi.

In controtendenza rispetto alla dinamica generale, il dato inflattivo di giugno del canale farmacia rilevato dal Monitor Inflazione di New Line Ricerche di Mercato, registra nel mondo Commerciale un incremento di +0,3 rispetto al mese precedente che porta il valore dell’indice a 112,2, dato in linea con il picco provvisorio dell’anno registrato a febbraio 2023.

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Prezzi generali ancora in salita in farmacia: lievi rincari per gli integratori, il fatturato tiene ma le vendite a confezioni stentano

Nel mese di maggio 2023 l’indice di inflazione per l’intera collettività (NIC) rilevato dall’Istat registra un ulteriore lieve incremento rispetto ad aprile, passando da 119,3 a 119,7. Già a giugno tuttavia sembra aprirsi uno spiraglio: le previsioni Istat registrano infatti un valore in linea con quello di maggio, grazie soprattutto al rallentamento dei prezzi di Beni Energetici non Regolamentati (Carburanti, combustibili domestici ed energia elettrica), ma anche dei prodotti Alimentari Lavorati, dei Trasporti e dei Servizi Ricreativi.

E In farmacia? L’inflazione rilevata a maggio nel canale dal monitoraggio mensile di New Line Ricerche di Mercato continua a seguire la dinamica economica generale, registrando un incremento di 0,3 rispetto al mese precedente che porta il valore dell’indice a 111,9. L’auspicio è che le previsioni generali dell’andamento dell’economia a giugno si possano applicare anche al canale e che la corsa all’incremento dei prezzi che prosegue ininterrotta da aprile dello scorso anno abbia finalmente una battuta d’arresto.

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Risalgono i prezzi in farmacia, rincari più alti per la dermocosmesi ma la forbice valori volumi si assottiglia

L’inflazione riprende a salire. Ad aprile i prezzi riprendono a correre dopo la stabilizzazione dei primi mesi dell’anno. Il dato rilevato dall’Istat Il dato rilevato dall’Istat si assesta su 119,3, con un incremento di +0,4 rispetto al mese precedente.

Siamo lontani dalle impennate del 2022 però la tendenza è quella di un graduale ma costante incremento, confermato anche dalle prime rilevazioni provvisorie per maggio, che evidenziano un’ulteriore crescita di +0,4, portando l’indice a 119,7.

Il dato inflattivo di aprile del canale farmacia, in controtendenza rispetto all’anno scorso, è ormai allineato alla dinamica economica generale: il canale registra infatti un incremento di 0,3 rispetto al mese precedente che porta il valore dell’indice a 111,6.

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Stabili ma alti: i prezzi in farmacia non scoraggiano (troppo) i consumatori

Dopo alcuni mesi in cui l’inflazione sembrava essersi stabilizzata, le stime preliminari diffuse dall’Istat sul mese di aprile indicano un nuovo rialzo dei prezzi, anche se contenuto. L’aumento è dello 0,5% su base mensile e dell’8,3% su base annua, da +7,6% del mese precedente.

L’accelerazione del tasso di inflazione è dovuta all’aumento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +18,9% a +26,7%). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +6,3%, così come quella al netto dei soli beni energetici (a +6,4%).

In attesa di conoscere i dati definitivi Istat sull’inflazione nel mese di aprile, vediamo che cosa sta succedendo ai prezzi in Farmacia.

Il canale sembra aver superato il periodo del grande rialzo: dopo aver registrato un forte incremento dei prezzi tra novembre 2022 e febbraio 2023, si attesta a marzo su un indice di 111,3, un valore inferiore di un punto rispetto al mese precedente e sostanzialmente in linea con il dato di gennaio. Tradizionalmente i listini nel canale variano con una frequenza minore rispetto ad altri settori e vengono rivisti all’inizio dell’anno, è probabile quindi che il valore di 111 rispetto al benchmark 2015 rappresenti il dato di riferimento per l’anno in corso.

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Nessuna grande variazione nei prezzi degli integratori in farmacia, ma quelli dei prodotti dermocosmetici fanno un balzo

Dopo la brusca impennata avvenuta tra settembre e ottobre 2022, nel primo bimestre 2023 l’indice di prezzi del paniere Istat sembra essersi stabilizzato. Il valore a febbraio 2023 (ultimo dato disponibile) è di 119,3: era 119,1 a gennaio, quindi è praticamente invariato rispetto al mese precedente.

Ma il livello inflattivo rimane superiore di quasi 20 punti rispetto al benchmark 2015 e all’orizzonte non si intravedono segnali di miglioramento, nonostante il rallentamento dei prezzi dei beni energetici prosegua da un po’.

Il canale Farmacia continua a reagire all’inflazione con un andamento che si discosta da quello del paniere Istat. Nessuna grande impennata, ma un incremento costante dei prezzi che prosegue ormai da novembre 2022 e ha portato l’indice ad un livello di 112,1 rispetto al benchmark 2015.

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Prezzi in ascesa in farmacia, soprattutto nell’area SOP & OTC, ma il bisogno di cura vince sui rincari

Grazie soprattutto al forte rallentamento dei beni energetici si mantiene stabile l’inflazione nei prezzi al consumo del paniere Istat. L’indice di gennaio (ultimi dati disponibili) non registra importanti variazioni rispetto all’ultimo bimestre del 2022, l’annus horribilis contrassegnato dai picchi di settembre ottobre e da una fase più stabile a fine anno, ma con un indice comunque posizionato su livelli superiori di quasi 20 punti rispetto al benchmark 2015 (119,1 a gennaio 2023).

La Farmacia anche a gennaio conferma la sua dinamica peculiare, non necessariamente allineata a quella dell’indice inflattivo generale. Come il nostro Monitor Inflazione a cura di New Line Ricerche di Mercato aveva evidenziato, la corsa dei prezzi in farmacia, iniziata nella primavera 2022, ha registrato un’accelerazione nel bimestre a cavallo tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, con un indice dei prezzi di gennaio 2023 maggiore di più di 10 punti rispetto al benchmark 2015 (111).

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Prezzi in leggera risalita in farmacia, ma i consumatori non rinunciano a Integratori e Dispositivi medici

Dopo mesi di rincari, la buona notizia è che gli ultimi dati diffusi dall’ISTAT sui prezzi al consumo non registrano né impennate né decrescite. L’indice inflattivo del mese di dicembre (ultimi dati disponibili) è infatti stabile. Il Canale Farmacia, in base al monitoraggio sull’inflazione in farmacia di New Line Ricerche di Mercato, registra al contrario una leggera crescita rispetto al mese scorso, dopo la lieve flessione di novembre. Con dicembre l’indice dei prezzi ritorna dunque ai livelli di ottobre (110) delineando un piccolo scostamento rispetto all’inflazione generale e testimoniando che l’inflazione in farmacia non è ancora in remissione anche se nemmeno in forte ascesa. Continua a leggere

SOP & OTC: i prezzi aumentano ma le vendite a confezioni non diminuiscono

Gli ultimi dati ISTAT disponibili sulla rilevazione dei prezzi al consumo (novembre 2022) fotografano un aumento dell’indice inflattivo di 1 punto. Ma, come abbiamo sottolineato nell’ultimo numero del nostro Monitor inflazione a cura di New Line Ricerche di Mercato, all’interno del Canale Farmacia l’inflazione sembra al contrario rallentare e l’indice cala di poco meno di 1 punto rispetto al mese precedente. Continua a leggere

Frena l’inflazione in farmacia

Anche a novembre i prezzi continuano ad aumentare, ma non in farmacia. Il Paniere ISTAT di novembre rileva infatti un aumento dell’indice inflattivo di +1 punto rispetto al mese passato a conferma del fatto che la crescita dei prezzi non accenna ad arrestarsi. In questo scenario, la farmacia si mostra in controtendenza: a novembre assistiamo addirittura a una leggera flessione, l’indice cala infatti di poco meno di 1 punto rispetto al mese precedente (indice novembre pari a 109). Continua a leggere

Prezzi stabili nel canale nell’ultima settimana. In focus Automed (esclusi SOP e OTC)

L’evoluzione dei prezzi in farmacia si conferma in linea con l’andamento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo di settembre divulgato in questi giorni dall’Istat. I prezzi registrati dal Paniere Istat si mantengono sui livelli di agosto, con un incremento costante di +6 punti da gennaio 2022. Continua a leggere

Monitor Inflazione, la nuova rubrica di PharmaRetail: riflettori puntati su SOP e OTC

Nella prima uscita di Monitor Inflazione a cura di New Line Ricerche di Mercato, la nostra nuova rubrica che monitora i prezzi in farmacia in una fase decisamente “calda” di inflazione, ci concentriamo sull’analisi dell’andamento della Libera Vendita, con un focus specifico sul mercato SOP&OTC. Continua a leggere