Quanta crema affinché funzioni? Le dosi in cosmetica

Quanta crema affinché funzioni? Le dosi in cosmetica

Quanta crema antirughe applicare? Quanto gel anticellulite? Quanto dentifricio? Quanto cosmetico serve per ottenere la performance promessa?

Esistono le dosi nel campo della cosmesi? In ambito farmaceutico la quantità di medicamento per singola applicazione o assunzione è determinante per la ricerca, l’efficacia e la sicurezza del farmaco e i farmacisti conoscono bene l’argomento.  Perché non suggerire alle proprie clienti quanta crema devono usare per essere soddisfatte? Esistono dei riferimenti. Di seguito una breve review sulla situazione ad oggi.


Dosi per la sicurezza

Seppure i cosmetici non devono curare patologie, le dosi sono note alle industrie produttrici perché fondamentali per fabbricare prodotti innocui sotto il profilo della sicurezza.  Come prevede la normativa europea, i prodotti cosmetici ‘non devono causare danni alla salute se applicati alle normali condizioni d’uso (….) tenendo conto delle eventuali istruzioni per l’uso (…), le modalità d’impiego e le eventuali avvertenze da indicare sull’etichetta (…)’. Per garantirne la sicurezza alle normali condizioni d’uso sono previste precise indicazioni sulla ‘quantità di prodotto per singola applicazione’ per definire il livello di esposizione dei consumatori ai singoli componenti che vengono continuamente in contatto con la pelle, in particolare per alcune categorie di prodotti destinati, ad esempio, ai bambini e ad aree corporee sensibili come le mucose.

I produttori sono perciò obbligati a supportare, con prove sperimentali, la sicurezza dei loro prodotti e le quantità è inclusa nelle valutazioni. Nella Sesta e la Settima Revisione comunitaria si precisa che la dose è determinante  per gli studi di valutazione della sicurezza ‘se mima le normali condizioni d’uso cioè la quantità per ogni applicazione, la frequenza d’uso e l’area totale di contatto della pelle’.


Le linee guida

Le industrie produttrici e i centri di valutazione della sicurezza e dell’efficacia possiedono precise tabelle di ‘quantità medie di prodotto per singola applicazione’ e frequenze di riferimento. Accade così che, per stabilirne la sicurezza, i valutatori si regolino su 8 grammi di shampoo al giorno, 1,6 grammi di crema per il viso per due applicazioni al dì, 8 grammi di crema per il corpo, 1,4 grami di dentifricio per lavaggio, 0,1 grammi di rossetto a volta (linee guida SCCNFP/032102).

Un’indagine corposa, condotta nel 2005 da un panel di industrie, aggiornò le linee guida stabilendo nuove ‘tarature’ per lo shampoo (10 grammi a volta), le creme per il viso (1,54 grammi per applicazione), 1,51 grammi di deodorante stick e più di 6 grammi per quello spray, oltre a 0,075 grammi di lipstick e 2,75 grammi di dentifricio per adulti a volta.

Anche i test di valutazione clinica dell’efficacia si basano su precise indicazioni relative alle dosi e alla frequenza, altrimenti e sarebbe difficile monitorare e rendere riproducibili gli effetti e valutarne i risultati.


Le dosi impiegate dai consumatori

Esistono diversi database che forniscono informazioni sulle quantità di prodotto che si usano giornalmente, come l’European Toiletries and Cosmetics database (TNS) e il database della Clinical Research Organization di Edimburgo. Incrociando i sistemi, sono state tracciate curve di distribuzione della frequenza d’uso dei singoli prodotti per giorno e curve di quantità in riferimento a sei prodotti: lozione per il corpo, crema viso, dentifrici, deodoranti spray, stick ed infine rossetti.  Da questo interessante studio è emerso che i consumatori riducono le quantità di cosmetico applicato giorno per giorno. Insomma le dosi percepite dai consumatori sono molto arbitrarie. Influenza inoltre la quantità di crema spalmata a casa lo stesso packaging:  i prodotti  cheap si usano in abbondanza, le creme con packaging di lusso invece si usano con molta più parsimonia: 66,2 grammi la crema cheap verso i 59 grammi di quella lusso, attesta una indagine fatta al laboratorio Skin and Product Evaluation  ISPE di Milano.

In alcuni casi i riferimenti esistono e andrebbero rispettati. È il caso dei prodotti solari: 6 cucchiani da tè di lozione, equivalenti a circa 36 grammi, è la dose cosmetica per applicazione raccomandata dalla Commissione europea affinché ci si possa difendere dai raggi nocivi del sole.  ‘Una piccola quantità’ è invece la dose dei dentifrici contenenti fluoruro per bambini fino ai 6 anni di età, come si legge sulle indicazioni della Commissione europea tradotte in italiano. Il testo originale era ancora più preciso indicando la dose in ‘pea-sized amount’, letteralmente ‘delle dimensioni di un pisello’.  Per non parlare della vasta categoria delle tinture per i capelli dove le posologie sono fondamentali sia sul fronte della sicurezza sia del risultato estetico finale.


Di dosi insomma si discute da anni e qualche passo verso una più precisa posologia cosmetica è stato fatto. Nel frattempo dal farmacista, unico vero esperto di dosaggi ed effetto, le clienti si possono aspettare suggerimenti in più sulla posologia dei prodotti per l’igiene e delle proprie creme di bellezza e la prima indicazione da dare loro potrebbe essere quella di essere meno parsimoniose e spalmare più prodotto ogni volta per ottenere un miglior risultato in piena sicurezza.

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AUTORI

Due lauree in ambito scientifico, scrive di salute,
benessere, ricerca, cosmesi e società dal 1997.

Per l’Agenzia stampa ANSA si occupa di cultura e
lifestyle, per La Repubblica e sul sito www.repubblica.it
scrive di salute e benessere. Ha un suo Blog: www.thebeautyobserver.it

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