Clorochina e idrossiclorochina: che cosa succede in Francia e Spagna

Clorochina e idrossiclorochina: che cosa succede in Francia e Spagna

La clorochina, farmaco noto da molti anni come antimalarico, avrebbe mostrato segni di efficacia contro la polmonite indotta da coronavirus secondo uno studio clinico cinese pubblicato sulla rivista BioScience Trends il 19 febbraio. Ma sono state le dichiarazioni del medico francese Didier Raoult, direttore dell’Istituto mediterraneo di malattie infettive di marsiglia, che hanno dato il via a un suo utilizzo ospedaliero in Francia e hanno avuto impatto anche in Italia dove la Commissione tecnico scientifica di Aifa, nella seduta tenutasi in teleconferenza dall’11 al 13 marzo 2020, ha espresso parere favorevole in merito all’inserimento a carico del Ssn dell’uso off label per il trattamento dell’infezione da Sars-CoV-2 della clorochina e idrossiclorochina (oltre ad altri farmaci).

La situazione

Come riporta Le Quotidien du pharmacien, la sperimentazione clinica sulla clorochina è stata condotta in oltre dieci ospedali cinesi, tra cui Wuhan, Pechino e Shanghai, per misurarne l’efficacia nel trattamento della polmonite associata a Covid-19. Secondo i ricercatori cinesi, sarebbe sufficiente un trattamento di 500 mg di clorochina al giorno per dieci giorni. Dopo le dichiarazioni del medico Raoult, che ha commentato lo studio come una «straordinaria notizia, per questo trattamento che non costa nulla», il ministro della Sanità francese, Olivier Véran, ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto che limita l’uso di clorochina e idrossiclorochina al di fuori dell’Autorizzazione all’immissione in commercio in ambito ospedaliero e a condizioni specifiche.

Inoltre l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari (Ansm) ha pubblicato una raccomandazione ai farmacisti, ribadendo che «a oggi né Plaquenil né Kaletra non hanno indicazione nella gestione di Covid-19 sul territorio». L’Ansm ricorda inoltre ai farmacisti che Plaquenil è incluso nell’elenco II delle sostanze velenose e che vanno dispensate «solo su presentazione di una prescrizione». L’Ansm ha chiesto poi ai laboratori Sanofi Aventis, Abbvie e Mylan di consegnare al più presto a grossisti e farmacie Plaquenil, Kaletra e i rispettivi generici, in quantità sufficienti.

Oggi si tratta di prevenire allo stesso tempo le rotture di stock dell’idrossiclorochina solfato così come l’uso improprio di questa sostanza.

Per lo stesso motivo in Spagna Aristo Pharma ha pubblicato un comunicato stampa, riportato da diariofarma.com, per riferire che, «alla luce della crescente domanda di idrossiclorochina degli ultimi giorni e della preoccupazione per gli stock disponibili, la produzione sta funzionando a pieno regime» nel suo stabilimento di Torrejón de Ardoz, Madrid, «con l’obiettivo di garantire la fornitura di questo farmaco nel nostro Paese». L’azienda ha inoltre donato tutte le dosi di Xanban (idrossiclorochina) che aveva in stock al Sistema sanitario nazionale (Sns), circa 200.000, saranno poi le autorità a gestirne l’utilizzo secondo le indicazioni dell’Agenzia spagnola per i medicinali (Aemps).

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