Most Innovative Companies 2025 di BCG, innovazione e digitale alla base della resilienza

Most Innovative Companies 2025 di BCG, innovazione e digitale alla base della resilienza

Soprattutto in tempi di incertezza, le organizzazioni che sanno innovare rapidamente ed efficacemente hanno un vantaggio rispetto alle altre. Il nuovo Report “Most Innovative Companies 2025: In Disruptive Times, the Resilient Win” di Boston Consulting Group (BCG) mostra che la resilienza all’innovazione è una caratteristica distintiva delle aziende ad alte prestazioni. Infatti, oggi i rapidi progressi nell’intelligenza artificiale stanno accelerando il ritmo della disruption digitale e le crescenti tensioni geopolitiche rischiano di stravolgere i presupposti economici alla base dei sistemi di innovazione e delle supply chain globali.

Le aziende innovatrici performano meglio

L’analisi dei venti anni di ricerca sull’innovazione aziendale di Boston Consulting Group mostra che l’eccellenza nell’innovazione è una caratteristica che permette alle aziende di resistere alle incertezze. Basandosi sull’analisi delle aziende presenti nella classifica annuale delle 50 aziende più innovative di BCG dal 2005, il report ha rilevato una forte correlazione tra l’eccellenza nell’innovazione a lungo termine e il rendimento totale per gli azionisti (TSR). I migliori innovatori hanno sovraperformato il mercato di riferimento di 2,4 punti percentuali in media all’anno, con guadagni particolarmente significativi durante la recessione (2007-2008) e la pandemia di Covid-19. Tuttavia, sebbene l’innovazione sia rimasta una delle tre principali priorità per il 64%-83% delle aziende, molte aziende non sono all’altezza del compito. Tra il 2021 e il 2024, la percentuale di dirigenti che hanno dichiarato di considerare le proprie aziende leader nell’innovazione è diminuita di 24 punti percentuali. E nonostante la spesa in R&S rimanga elevata, il rapporto non ha rilevato alcun legame coerente tra investimenti in R&S e TSR.

Le aziende farmaceutiche tra le più innovative in Europa

Nel 2005, nessuna azienda cinese compariva nella classifica delle prime 50 di BCG. Entro il 2023, le aziende cinesi occupavano 8 delle 50 posizioni (il 16% della classifica totale), incluse 2 delle prime 10. Nel frattempo, dal 2005, le aziende nordamericane hanno visto la loro quota scendere da quasi tre quarti della classifica a circa la metà, sebbene rappresentino ancora i due terzi di tutti gli innovatori seriali, ovvero aziende che si sono classificate nella classifica 10 o più volte.

Al contrario, le aziende europee hanno mostrato meno resilienza: le aziende europee in genere si posizionano più in basso nella classifica delle prime 50 e l’Europa rappresenta anche la quota più elevata di aziende che sono apparse nella lista una sola volta. Rispetto ad altre regioni, le aziende europee più innovative tendono a orientarsi verso settori industriali come l’automotive e il farmaceutico, piuttosto che verso la tecnologia.

Il digitale è oggi requisito fondamentale

La maturità digitale è diventata un requisito fondamentale per il successo dell’innovazione. Se oggi tutti gli innovatori sono innovatori digitali, non era lo stesso 20 anni fa, quando il primo report BCG non menzionava nemmeno la parola “digitale”. Da allora, l’ascesa del mobile, delle piattaforme social, del cloud, del machine learning, dell’intelligenza artificiale, della GenAI e ora dell’intelligenza artificiale ha trasformato sia gli innovatori che le loro offerte, rendendo l’eccellenza digitale ancora più cruciale.

L’analisi di BCG sulle trascrizioni delle conference call aziendali ha rilevato che le menzioni dell’innovazione digitale sono raddoppiate dal 2005 al 2024. I 25 innovatori che si sono classificati più di 10 volte nella top 50 hanno fatto riferimento ad argomenti digitali quasi quattro volte più spesso rispetto ai loro colleghi. Più in generale, le organizzazioni con esperienza con i big data si sono adattate più facilmente al machine learning, e quelle con competenza nel machine learning hanno avuto un vantaggio nell’uso dell’intelligenza artificiale. Quindi in futuro, le aziende con maggiori probabilità di successo saranno quelle che oggi hanno maggior dimestichezza con l’intelligenza artificiale.

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