PharmEvolution 2025: la farmacia italiana fiera dei passi fatti sul fronte dei servizi

PharmEvolution 2025: la farmacia italiana fiera dei passi fatti sul fronte dei servizi

«La farmacia dei servizi è una misura che viene richiesta dal basso, dai cittadini, dai medici» queste le parole del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato nel suo intervento al Convegno di Federfarma “Stabilizzazione della farmacia dei servizi come punto di accesso al Servizio Sanitario Nazionale” durante l’edizione 2025 di PharmEvolution, che si è svolta dal 10 al 12 ottobre a Misterbianco (Catania).

 

 

 

Un’occasione importante di aggiornamento e confronto

Questa 13esima edizione di PharmEvolution è stata «un’ulteriore scommessa, siamo passati da uno a due padiglioni espositivi» – ha sottolineato Gioacchino Nicolosi, presidente di Federfarma Sicilia e ideatore di PharmEvolution – «Non è cresciuta solo la parte fieristica ma anche quella congressuale. Fin dall’inizio l’obiettivo di PharmEvolution è stato quello di offrire a tutti i farmacisti, dei piccoli paesi come delle grandi città, l’opportunità di accedere a quelle conoscenze e competenze che consentono di stare al passo con l’evoluzione della farmacia e scegliere in modo consapevole quali servizi offrire al territorio di riferimento. Oggi stiamo aiutando le farmacie del centro a reperire spazi e quelle rurali ad attrezzarsi per erogare i nuovi servizi perché nessuno resti indietro. In questo contesto è fondamentale arrivare preparati alle nuove sfide e PharmEvolution è un’occasione importante di aggiornamento e di confronto per la categoria».

Esigenze della sanità territoriale intercettate dalle farmacie

Ospite del convegno di Federfarma, il sottosegretario Gemmato ha ribadito l’impegno del governo a valorizzare l’intera filiera del farmaco. «Oggi un pezzo di sanità territoriale può essere intercettato proprio dalle farmacie» ha detto Gemmato «rispetto a questo c’è una grande attenzione del governo e ci sarà soprattutto nella prossima legge di bilancio, unitamente al fatto che tutte le professionalità, anche quella del farmacista, devono essere sfruttate per rendere la sanità territoriale migliore». Ha proseguito «stiamo cercando di cambiare radicalmente l’idea di farmacia con provvedimenti che ne rivedano il futuro stesso. «Insieme a voi – ha concluso il sottosegretario rivolto alla platea di farmacisti – stiamo alzando l’asticella. Ora siete voi che dovete tenere il passo rispetto a questa turboaccelerazione che potrà avere orizzonti fino a ieri insperati».

Nello stesso convegno Ornella Barra, Chief executive officer The Boots Group, ha parlato del confronto tra farmacia italiana ed europea: «La farmacia italiana può essere fiera dei passi compiuti sul fronte dei servizi; in ambito europeo è sicuramente più avanti delle altre. In Francia si eseguono tutti i vaccini e il farmacista partecipa alle cure oncologiche, ma la farmacia francese è in difficoltà rispetto a quella italiana e nel 2024 molte hanno chiuso per motivi di sostenibilità economica. La Germania remunera molti servizi e le farmacie hanno creato una piattaforma per aiutare i pazienti; tuttavia, la risposta dei cittadini è stata inferiore alle attese. Non va meglio in altri Paesi d’Europa».

Sullo stato di salute della farmacia spagnola è intervenuto Luis María De Palacio Guerrero, Presidente della Federazione Imprenditoriale dei Farmacisti Spagnoli (FEFE) presente quest’anno a PharmEvolution: «Guardiamo con invidia alla farmacia italiana, perché ha finalmente ottenuto quel giusto riconoscimento da parte del Governo che in Spagna manca. Le farmacie spagnole erogano servizi ma non sono rimborsate, perciò è difficile renderli generalizzati e sostenibili. Io mi auguro che, com’è avvenuto in Italia, il Governo inizi a investire e a credere nell’erogazione di servizi in farmacia».

Di una trasformazione come visione strategica del futuro della farmacia italiana ha parlato Marco Cossolo, presidente di Federfarma, che ha spiegato come negli ultimi anni i farmacisti abbiano «fatto i conti con tre spartiacque: la nuova remunerazione, la nuova convenzione e il disegno di legge di semplificazione. Tutto questo introduce nel mondo della farmacia un concetto non di cambiamento, ma di trasformazione. Il transformation management è un concetto che guarda al futuro; noi abbiamo la grande possibilità di immaginare il futuro, abbiamo rivisto la nostra mission e stiamo rivedendo la nostra vision. Io immagino la farmacia come la casa della prossimità: questa è la trasformazione che io vedo nel futuro e oggi abbiamo gli strumenti per farlo con la stabilizzazione della farmacia dei servizi».

L’opportunità dei vaccini

Lo stesso Cossolo, intervenuto nel convegno su “La vaccinazione in Farmacia: passato, presente e prospettive future. Un confronto tra modelli regionali”, ha espresso la necessità di aumentare la platea di farmacisti vaccinatori: «Oggi abbiamo una grande opportunità, ma anche una grande responsabilità. Il futuro è nelle nostre mani. Avremo fallito se pensiamo di dividerci le vaccinazioni. La farmacia vaccinatrice dovrà ampliare la platea soprattutto con il counseling, ricordiamo che ogni giorno entrano in farmacia 4 milioni di persone. Avremo perso questa sfida se non dimostriamo di essere aggiuntivi rispetto alla sanità territoriale». Proprio nel contesto dei servizi, la vaccinazione rappresenta una delle attività più sfidanti per la sanità territoriale e per la farmacia, una sfida che vede alcune regioni in prima linea.

«In Lombardia abbiamo 1.350 farmacie vaccinatrici, quasi una su due» ha sottolineato Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia «L’anno scorso siamo stati la regione che ha vaccinato di più in Italia; da quest’anno avvieremo la vaccinazione antipneumococcica, dopo una fase sperimentale, e presto anche quella contro il tetano e l’HPV». Numeri lontani dalla realtà siciliana, ma rispetto ai quali i vertici della sanità regionale sono apparsi determinati a recuperare terreno.

(Visited 36 times, 22 visits today)

Potrebbe interessarti anche: