Club Salute, bilancio positivo e nuova governance. L’intervista al presidente e AD Simone Castelli

Club Salute, bilancio positivo e nuova governance. L’intervista al presidente e AD Simone Castelli

Il network di farmacie indipendenti Club Salute ha da pochi giorni approvato il bilancio 2024 e rinnovato il Consiglio di amministrazione. Simone Castelli (nella foto) è stato nominato Presidente e Amministratore Delegato per il triennio 2025-28. Per PharmaRetail ripercorre i risultati dell’ultimo esercizio concluso e anticipa i progetti in cantiere per il 2025.

 

 

 

 

Come è andato il 2024?

Il bilancio del 2024 conferma la solidità del progetto Club Salute. Le nostre radici affondano nella Cooperativa Farmaceutica Lecchese, e Club Salute si conferma un’azienda sana, ben capitalizzata e con un’ottima reputazione. Il Network, infatti, ha chiuso l’anno 2024 con un utile netto superiore a 300.000 euro. I ricavi si sono mantenuti stabili e si attestano ancora una volta attorno ai 100 milioni di euro. Il patrimonio netto ha superato i 3 milioni di euro, a fronte di un capitale iniziale versato pari a 930 mila euro. Numeri questi che testimoniano la solidità, la capacità di generare valore nel tempo e la bontà del progetto iniziato nel 2019.

 

Siete soddisfatti di questi risultati?

Posso dire che è il quinto anno consecutivo che la società va in utile, quindi siamo soddisfatti. Si tratta di un utile relativamente contenuto perché continuiamo a fare grandi investimenti. Nel 2024 abbiamo fatto un progetto ‘Vetrine’ straordinario, con il quale abbiamo dotato le nostre farmacie di una comunicazione molto ordinata e pulita, professionale ed efficace. Abbiamo investito nel digitale con un help-center online per le farmacie e migliorato la nostra piattaforma di formazione per i farmacisti. Abbiamo invece ridimensionato il progetto di e-commerce, perché a fronte di un mercato espansivo la premialità è bassa dal punto di vista dei margini. Puntiamo ad un 2025 con utili ancora maggiori.

 

Quante farmacie conta oggi il network?

Oggi contiamo 74 farmacie affilate e un’unica farmacia di proprietà, la farmacia Nizza di Milano. Un buon numero se si considera che abbiamo attraversato il Covid-19, una tempesta che ha cambiato la visione della farmacia, oltre che quella personale di molti di noi. Inoltre la crescita delle catene di proprietà è una realtà in crescita: si pensi che 18 delle farmacie affiliate sono state vendute in questi anni, dai titolari, ad una catena. Quindi avremmo potuto avere numeri ancora più alti.

 

Durante l’ultima Assemblea ordinaria dei Soci è stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2025–2028. A cosa è dovuto il cambio generazionale?

I risultati di oggi sono frutto del lavoro dello scorso consiglio, negli ultimi cinque anni, durante i quali Club Salute è nata, si è sviluppata ed ha consolidato la propria reputazione nel settore. Ha rafforzato le relazioni strategiche, strutturando un’organizzazione solida e sviluppando un modello coerente e orientato alla sostenibilità delle farmacie indipendenti italiane. Sono stati anche anni difficili se pensiamo che comprendono il periodo del Covid-19. Oggi dobbiamo anche guardare al futuro e quindi, il nuovo Consiglio di amministrazione vede una squadra rinnovata, giovane e motivata, pronta a raccogliere il testimone con senso di responsabilità e spirito di innovazione. Oltre a me, il consiglio è composto da Gloria Facchinetti come Vicepresidente; le consigliere Roberta Guidi e Laura Forlanelli, che sono due giovani farmaciste titolari che si sono rese disponibili con entusiasmo e nuovi punti di vista; infine è stato confermato il consigliere Alberto Zanon.

 

Qual è la visione di questo nuovo gruppo di lavoro?

Il nuovo consiglio conferma la visione di una società che nasce con le sue radici– come già ricordato – nella vecchia Cooperativa Farmaceutica Lecchese, ma nello stesso tempo, oggi è un’altra pianta, con una visione nel retail, anche alla luce del fatto che l’entrata del capitale ha cambiato l’orizzonte delle farmacie. Noi però abbiamo in mente un retail che valorizzi e non standardizzi, fortemente legato alla farmacia di titolari, con le proprie peculiarità.

 

Per il 2025, avete qualche progetto di cui ci volete parlare?

Il 2025 sarà sicuramente per noi un anno di crescita come network e come numeri. Cinque nuove farmacie si sono affiliate all’inizio di quest’anno, e altre pensiamo che lo facciano in futuro. Abbiamo una collaborazione con la SDA Bocconi di Milano e con Focus Management – in particolare con la consulenza del professor Sandro Castaldo- per aiutarci ad interpretare nel modo più corretto il nostro futuro, nel contesto del mercato attuale. Abbiamo un prossimo lancio in autunno con una nuova linea di cosmetici a nostro marchio. Infine, siamo anche in attesa di capire cosa succederà della fusione di Cef-Unico che sono nostri partner per la logistica.

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