Censis: la farmacia dei servizi conquista anche i più giovani, resta il gap informativo

Censis: la farmacia dei servizi conquista anche i più giovani, resta il gap informativo

Un cambio di ruolo, quello della farmacia dei servizi, che i cittadini hanno recepito e ora considerano “irrinunciabile”. È l’indicazione più rilevante che emerge dal rapporto “La nuova farmacia pilastro del Ssn. Prospettive ed opportunità”, redatto dal Censis in collaborazione con Federfarma, basato su interviste a oltre 1.000 adulti italiani sopra i 18 anni.

Più di nove italiani su dieci guardano infatti con favore all’espansione dei servizi offerti in farmacia. Il 92,2% attribuisce alle farmacie un ruolo cruciale nell’assistenza ai soggetti più vulnerabili, considerandole punti di riferimento fondamentali sul territorio: il 90% ritiene infatti di avere sempre una farmacia vicina e aperta, e un altro 90% ricorda l’importanza del loro operato durante la pandemia. Resta tuttavia il problema della scarsa informazione sui servizi disponibili: come rilevato anche nell’ultimo Rapporto annuale sulla Farmacia (Cittadinanzattiva-Federfarma, dati 2024), una quota significativa di utenti non è a conoscenza dell’esistenza di alcune prestazioni offerte in farmacia.

Fidelizzazione anche per la prevenzione e il benessere

Secondo la ricerca Censis, la metà degli italiani (50,1%) si reca in farmacia una volta al mese e il 41,8% degli over 64 una volta alla settimana, così come il 50,6% di chi ha uno stato di salute insoddisfacente: questo dato sulla frequenza di ingresso conferma il fondamentale ruolo di presidio di riferimento nel campo della salute attribuito alla farmacia. I dati mettono in luce anche la tendenza alla fidelizzazione nei confronti di un’unica farmacia, con il 60,0% che afferma di avere una farmacia di fiducia a cui si rivolge sempre, indipendentemente da una specificità di offerta nei servizi o nei prezzi.

«I risultati della ricerca Censis restituiscono l’immagine di una farmacia in continua evoluzione, capace di intercettare e soddisfare i bisogni di salute e benessere dei cittadini. Bisogni che sono diversificati a seconda delle fasce di età e delle condizioni personali di ciascuno: non solo gli anziani e i cronici, ma anche i giovani e i sani, che si rivolgono alla farmacia per ricevere consigli e servizi di prevenzione e benessere» ha dichiarato Marco Cossolo, Presidente di Federfarma, in occasione della presentazione del Rapporto. «Le valutazioni positive espresse dai cittadini, ma anche le loro elevate aspettative, confermano che è ora necessario lavorare in sinergia con le istituzioni e gli altri professionisti della salute per rendere strutturale il modello della farmacia dei servizi all’interno del Ssn» ha concluso Cossolo.

Tra i cittadini prevale la concezione della farmacia come presidio di assistenza sanitaria sul territorio, convenzionato con il Ssn e che fa parte del servizio pubblico (53,6%). L’ampio riconoscimento della rilevanza del contributo fornito dalle farmacie durante la pandemia per l’attività di screening con l’effettuazione dei tamponi (55,8%) è confermata anche dai più giovani (61,3%) che, grazie a questi servizi, stanno acquisendo una maggiore familiarità con la farmacia, apprezzandone il ruolo di presidio pubblico. La farmacia è frequentata anche tra i più giovani e tra chi si dichiara in buona salute, segno che essa viene vista come un riferimento da tutti, non solo per le patologie e i piccoli disturbi, ma anche per la promozione della salute e del benessere.

Il servizio offerto dalle farmacie è considerato utile e irrinunciabile dal 92,6% degli intervistati e il 92,2% riconosce il sostegno importante che offrono agli anziani e ai malati cronici. Un elemento particolarmente sottolineato è quello della prossimità, che ne fa un punto di riferimento per la salute sempre disponibile e facilmente accessibile: c’è sempre una farmacia vicina e aperta (90%). Per queste ragioni, la quasi totalità degli intervistati (95,2%) valuta positivamente il ruolo attuale della farmacia.

Gli intervistati vorrebbero che nella propria farmacia di riferimento fosse resa disponibile una ampia gamma di servizi: dal recapito a domicilio dei farmaci per persone fragili (82,7%), alla distribuzione dei farmaci e dei presidi per conto della Asl (76,4%), dalla disponibilità di test per la misurazione di colesterolo, glicemia, ecc. (73,3%) a uno sportello per la prenotazione di visite ed esami (72,3%).

Permane, come abbiamo sottolineato in apertura, il nodo dell’informazione: i cittadini non appaiono particolarmente informati sulla Sperimentazione della farmacia dei servizi, in atto in molte regioni (solo il 31,1% ne è a conoscenza), ma quasi due terzi (68,9%) degli intervistati segnalano, come già presente nella farmacia abituale, almeno un servizio previsto nella Sperimentazione.

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