Gliptine e glifozine già in farmacia: verso la convenzionata anche i farmaci per ipertesi e cardiopatici?

Gliptine e glifozine già in farmacia: verso la convenzionata anche i farmaci per ipertesi e cardiopatici?

La semplificazione dell’accesso ai farmaci cronici prosegue, migliorando la vita di milioni di italiani. Dopo le gliptine e, più di recente, le glifozine — per entrambe le quali è stato abolito anche l’obbligo del piano terapeutico specialistico — altri farmaci potrebbero presto passare dalla distribuzione diretta o per conto alla convenzionata in farmacia. A prospettare nuovi possibili passaggi è stato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato in una video-intervista rilasciata nei giorni scorsi a Marzio Bartoloni del Sole 24 Ore.

 

 

Le tappe finora: dalle gliptine alle glifozine

Il percorso di semplificazione è partito nel 2024 con le gliptine (inibitori DPP-4), antidiabetici che sono stati spostati dalla distribuzione diretta alla fascia A convenzionata. Un passaggio che ha consentito ai pazienti di ritirarli in farmacia senza più bisogno di piani terapeutici specialistici, riducendo burocrazia e accessi inutili agli ambulatori ospedalieri.

L’ultima tappa è rappresentata dalle glifozine (inibitori SGLT2 come dapagliflozin, empagliflozin, canagliflozin). In attuazione della Legge di Bilancio 2024, il Consiglio di amministrazione dell’AIFA ha approvato il 30 giugno scorso il passaggio di questa classe di farmaci alla fascia A convenzionata. Le glifozine, nate come farmaci per il diabete tipo 2, sono oggi impiegate anche nello scompenso cardiaco e nella nefropatia cronica. La misura interessa una platea potenziale di oltre quattro milioni di italiani.

Ora questi medicinali sono disponibili in tutte le farmacie territoriali, rimborsati dal Servizio sanitario nazionale, senza più necessità di piano terapeutico specialistico. Basta la ricetta ripetibile del medico di famiglia.

Quali i prossimi farmaci?

Nell’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, Gemmato ha aperto uno spiraglio sui prossimi possibili spostamenti. «Dobbiamo completare il percorso sui farmaci per i diabetici, in particolare sui GLP-1, e poi ci concentreremo sui medicinali per ipertensione e patologie cardiovascolari», ha dichiarato il sottosegretario.

L’obiettivo è «rendere accessibile il farmaco, portandolo vicino al cittadino». Un passaggio alla distribuzione convenzionata di farmaci per ipertesi e cardiopatici — patologie croniche molto diffuse — significherebbe meno burocrazia, riduzione dei piani terapeutici obbligatori e minori spostamenti per milioni di pazienti.

Farmacia dei servizi, rete sempre più strategica

Gemmato ha ribadito che il nuovo modello di farmacia dei servizi rappresenta un tassello strategico nella sanità territoriale. «La diagnosi è sempre in capo al medico — ha sottolineato — ma la farmacia deve diventare un punto di riferimento nella bassa complessità».

Il sottosegretario ha citato esempi virtuosi, come le Marche e la Liguria, dove l’uso della farmacia per prenotazioni e screening ha già contribuito ad abbattere fino al 20% le liste d’attesa. E ha ricordato come la presenza di oltre 20.000 farmacie sul territorio sia una leva importante per integrare servizi e semplificare i percorsi di cura.

Il quadro normativo disegnato dalla Legge di Bilancio 2024 prevede che AIFA continui annualmente a rivedere il prontuario dei farmaci in distribuzione diretta o per conto, per valutare nuove transizioni verso la distribuzione convenzionata. Un processo che unisce sburocratizzazione, innovazione e sostenibilità economica.

Dopo gliptine e glifozine, dunque, lo sguardo si sposta ora su farmaci come i GLP-1 per il diabete, ma anche su terapie fondamentali per ipertesi e cardiopatici. Una possibile svolta che potrebbe coinvolgere milioni di pazienti cronici.

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