La maglia della salute: il nuovo Rapporto Federfarma Servizi fotografa la distribuzione intermedia

La maglia della salute: il nuovo Rapporto Federfarma Servizi fotografa la distribuzione intermedia

Presentato a Bari durante la Convention 2025, il IV Rapporto Nazionale di Federfarma Servizi, “La maglia della salute”, offre una fotografia aggiornata della distribuzione intermedia: un sistema che assicura la continuità dell’assistenza farmaceutica e un servizio capillare alle farmacie del territorio.
L’indagine racconta il lavoro delle 18 aziende di farmacisti associate, che servono oltre 7.500 farmacie socie dirette e generano un impatto economico complessivo di rilievo per la filiera.

Nel periodo luglio 2024 – giugno 2025, la distribuzione intermedia ha movimentato 838 milioni di confezioni tra farmaci, parafarmaci e dispositivi medici, effettuando 10 milioni di consegne e percorrendo 138 milioni di chilometri.

Le aziende associate operano attraverso 55 magazzini presenti in tutta Italia, garantendo un servizio capillare che raggiunge anche i centri più piccoli. Il comparto genera un valore economico complessivo di 5,3 miliardi di euro e impiega 3.600 persone, di cui 42% donne e 27% under 35.

Dati e attività

Il Rapporto restituisce l’immagine di una rete che, oltre alla logistica, svolge un ruolo operativo nei programmi di sanità pubblica. Nel corso dell’anno, sono stati gestiti 675 milioni di confezioni di farmaci e 163 milioni di parafarmaci e dispositivi medici, con un dettaglio che mostra la prevalenza del sistema cardiovascolare (173 milioni di confezioni), seguito da apparato gastrointestinale e metabolismo (114 milioni), sistema nervoso (97 milioni) e sangue e organi emopoietici (53 milioni).

Il ruolo nella prevenzione emerge dai numeri delle campagne sanitarie: 2,5 milioni di vaccini tra anti-Covid, antinfluenzali e antipneumococco; 1,1 milioni di provette per screening oncologici e virali; 156 milioni di dispositivi per l’assistenza ai pazienti diabetici.

Dati che confermano – secondo il presidente di Federfarma Servizi Antonello Mirone – che la distribuzione intermedia «è un’infrastruttura di salute che rende concretamente esigibile il diritto alla cura, assicurando disponibilità, continuità e sicurezza del bene – farmaco sul territorio».

Il legame con la farmacia indipendente

Nel messaggio introduttivo al Rapporto, Mirone sottolinea la necessità di rafforzare il legame tra società di farmacisti e farmacie indipendenti, richiamando «uno sforzo ulteriore per sancire un patto di ferro al fine di garantire tanto il futuro delle società di farmacisti quanto quello della farmacia libera e indipendente».
Federfarma Servizi rappresenta «il legame naturale che esiste tra questi due attori fondamentali della sanità territoriale».
Una relazione che trova riscontro anche nell’attività quotidiana dell’associazione: oltre 70 riunioni con le farmacie, 23 accordi regionali e più di 4.000 comunicazioni alle associate nel corso dell’anno, in un lavoro di coordinamento volto ad assicurare informazione e uniformità di servizio sul territorio nazionale.

Collaborazione istituzionale e sicurezza del farmaco

Il Rapporto dedica ampio spazio al dialogo con le istituzioni. Federfarma Servizi partecipa a cinque tavoli tecnici istituiti dal Ministero della salute, dedicati rispettivamente a: carenze e indisponibilità di medicinali, tracciabilità europea del farmaco, approvvigionamento sul territorio, stabilizzazione del nuovo sistema di verifica nazionale (NMVS), dispensazione e vendita online.

Un impegno che si estende anche alla gestione del sistema anticontraffazione del farmaco attraverso NMVO Italia s.cons.r.l., società nata nel 2024 con la partecipazione delle principali sigle della filiera.

Nuove politiche per l’accesso e la distribuzione dei farmaci

Nel suo intervento alla Convention, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha definito la distribuzione intermedia «un ruolo sociale fondamentale e imprescindibile», ricordando che «i milioni di confezioni consegnate ogni anno alle farmacie del territorio dimostrano la capacità di questa rete di raggiungere anche i luoghi più remoti del Paese, garantendo cure — e quindi salute — a tutti i cittadini».
Gemmato ha inoltre richiamato le prossime misure previste per la distribuzione e l’accesso ai farmaci annunciando che nel 2026 alcuni farmaci passeranno dal PHT alla distribuzione convenzionata e ribadendo la volontà del Governo di superare la frammentazione dei venti sistemi regionali di DPC.
Ha ricordato inoltre che «il Fondo sanitario aumenterà di 7,3 miliardi di euro», con un incremento dei tetti di spesa pari a +0,20% per gli acquisti diretti e +0,05% per la convenzionata, e ha annunciato la stabilizzazione della farmacia dei servizi con un finanziamento strutturale di 50 milioni di euro all’anno.

Dopo l’intervento inaugurale di Gemmato, Antonello Mirone ha sottolineato la funzione della distribuzione intermedia «come componente vitale della sanità territoriale, capace di assicurare accesso, prevenzione e continuità di cura», richiamando la necessità di una collaborazione stabile fra istituzioni, farmacie e cooperative.

Anche Vittorino Losio, presidente di Federfarma.Co, ha ricordato che «le cooperative della distribuzione costituiscono una rete che non divide, ma fa funzionare tutta la filiera».

Nel messaggio conclusivo del Rapporto, la direttrice generale di Federfarma Servizi, Monica Lupo, sintetizza il senso di questo lavoro: «Vogliamo continuare a essere una maglia della salute per le oltre 7.500 farmacie socie e per tutti i farmacisti italiani».
La distribuzione intermedia, osserva, «non è un segmento logistico, ma un presidio pubblico che consente al sistema sanitario di funzionare ogni giorno, traducendo l’organizzazione in servizio effettivo per i cittadini».

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