Partirà ai primi di ottobre la vaccinazione contro l’influenza stagionale, secondo le indicazioni del ministero della Salute contenute in una circolare inviata alle Regioni. L’obiettivo è di raggiungere almeno il 75% della popolazione a rischio. Coinvolte anche quest’anno le farmacie territoriali.
Serve maggiore comunicazione per aumentare le coperture
Le raccomandazioni per l’uso dei vaccini antinfluenzali in Italia sono elaborate dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e le Regioni, dopo la revisione di una serie di aspetti, come il trend epidemiologico della malattia influenzale e le popolazioni target per la vaccinazione, la sicurezza, l’immunogenicità e l’efficacia dei vaccini antinfluenzali e altri aspetti rilevanti.
Tra i vari presidi sanitari coinvolti nelle immunizzazioni, la circolare cita anche le farmacie oltre a ospedali, ambulatori vaccinali e residenze assistite.
«La rete delle farmacie è ormai un punto di riferimento stabile per le vaccinazioni» ha commentato Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale «La possibilità di accedere al servizio sotto casa e in orari comodi per i cittadini, favorisce l’adesione da parte degli anziani, soprattutto quelli che vivono nelle aree remote del paese, così come dei lavoratori che vivono nei centri più grandi, con il risultato ultimo di aumentare le coperture».
La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell’influenza – sottolinea la circolare ministeriale – e delle sue complicanze, che non sono solo respiratorie ma possono coinvolgere diversi organi e apparati. Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutte le persone a partire dai 6 mesi di vita e raccomandato per tutte le categorie a rischio che non abbiano specifiche controindicazioni. I principali destinatari dell’offerta di vaccino antinfluenzale stagionale sono i bambini dai 6 mesi ai 6 anni, persone di età pari o superiore a 60 anni, le donne in gravidanza, gli operatori sanitari, nonché le persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza. Il vaccino sarà offerto gratuitamente a over 60, bambini, cronici, donne in gravidanza e operatori sanitari, ma anche, “dopo aver coperto le priorità”, a chiunque la richieda.
La circolare indica anche la necessità di un forte impulso alla comunicazione pubblica, considerando che nella scorsa stagione l’influenza ha raggiunto un livello record di contagiati nel nostro Paese, superando i 16 milioni, secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, il numero più alto mai registrato dal sistema di sorveglianza dell’Iss. Questo anche perché la copertura vaccinale in Italia è molto al di sotto degli obiettivi: nella stagione 2023-2024 è stata del 53,3% tra gli over 65 e solo del 18,9% nella popolazione generale. Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-2025 fissa un target minimo del 75% tra gli anziani e l’ideale 95%.