Attenzione alle fake news!

Attenzione alle fake news!

Alzi la mano chi non ha ricevuto almeno un messaggio whatsapp che promuoveva qualche fantastico rimedio casalingo per contrastare il Coronavirus o che metteva in guardia da qualche oscura minaccia insita in un oggetto di uso quotidiano.
Purtroppo nell’emergenza le fake news si diffondono ancora più velocemente del solito, facendo leva sulla paura e sull’incertezza in cui siamo immersi. E whatsapp, come nel gioco del “telefono senza fili”, diventa l’amplificatore ideale del contagio di false notizie.
La raccomandazione è sempre quella di attenersi a fonti attendibili. Anche il messaggio innocente di un amico o di una amica non può essere considerato una fonte attendibile perché chi diffonde false notizie lo fa proprio contando sul fatto che ci fidiamo della persona da cui lo riceviamo, che però a sua volta l’ha ricevuto da qualcun altro di cui si fidava e così via, fino a rendere impossibile risalire alla fonte della notizia (a meno di non coinvolgere la polizia postale).
Sul sito del ministero della Salute è stata aperta una pagina dedicata proprio a sfatare le false notizie: si chiamaCovid-19 – Attenti alle bufale. Riportiamo per i nostri lettori tutti i punti dell’elenco del ministero, perché siamo convinti che, in questa fase, i farmacisti, presidio imprescindibile nell’emergenza, possano rappresentare un fondamentale canale di contrasto delle fake news per i cittadini.

  1. Fare gargarismi con la candeggina, assumere acido acetico o steroidi, utilizzare olii essenziali e acqua salata protegge dall’infezione da nuovo Coronavirus.

Falso: Nessuna di queste pratiche protegge dal COVID-19 e alcune di queste sono pericolose per la salute.

  1. Tagliarsi la barba evita il contagio.

Falso: La bufala nasce da una sbagliata interpretazione di una infografica del CDC, Center for Disease Control and Prevention dedicata alla sicurezza sul lavoro per il corretto utilizzo delle mascherine.

  1. Il coronavirus rende sterili, soprattutto gli uomini

Falso: Non ci sono evidenze scientifiche che l’infezione da nuovo coronavirus causi sterilità maschile o femminile.

  1. Se vieni contagiato dal nuovo coronavirus, te ne accorgi sempre

Falso: La malattia Covid-19 può dare luogo in alcuni casi ad una sintomatologia simile a quella di altre malattie respiratorie come l’influenza e il raffreddore comune, con tosse secca, febbre, stanchezza; in altri casi si manifesta con sintomi diversi, diarrea, iperemia congiuntivale, mal di gola, dolori muscolari, naso che cola, fino ad arrivare a difficoltà respiratorie e polmoniti. Inizialmente e generalmente questi sintomi sono lievi, pertanto è possibile non accorgersi subito della loro comparsa.

  1. I bambini non rischiano di essere contagiati dal nuovo coronavirus

Falso: I bambini non sono immuni all’infezione da nuovo coronavirus. Anche loro possono essere infettati e sviluppare la malattia Covid-19, anche se ci sono stati relativamente pochi casi segnalati tra i bambini.

  1. Gli animali domestici possono trasmettere il virus

Falso: Non esiste alcuna evidenza scientifica che gli animali domestici, quali cani e gatti, possano contrarre il nuovo coronavirus e trasmetterlo all’uomo. Come regola generale di igiene si consiglia però di lavarsi bene le mani con il sapone dopo il contatto con gli animali, comune prassi per proteggersi da altri microrganismi che possono invece essere trasmessi dagli animali all’uomo.

  1. Il nuovo coronavirus è un ceppo di virus dell’influenza che è mutato

Falso: I coronavirus sono una famiglia di virus che possono infettare l’uomo e trasmettere diverse malattie. Il virus Sars-CoV-2, che provoca la malattia denominata Covid-19, mostra alcune somiglianze con altri virus, quattro dei quali possono causare normali raffreddori. Osservati al microscopio i cinque virus mostrano una conformazione simile, che sfrutta le proteine (spike) dalla forma appuntita per infettare le cellule umane.

  1. Al rientro in casa bisogna sempre lavarsi i capelli e gli indumenti indossati

Falso: Con il rispetto della distanza di almeno un metro dalle altre persone è poco plausibile che i nostri vestiti, o noi stessi, possano essere contaminati da virus in una quantità rilevante. Tuttavia, sempre nel rispetto delle buone norme igieniche, quando si torna a casa è opportuno riporre correttamente la giacca o il soprabito senza, ad esempio, poggiarli sul divano, sul tavolo o sul letto.

  1. La suola delle scarpe porta sicuramente il virus in casa e trasmette l’infezione

Falso: Attualmente non è noto il tempo di sopravvivenza del virus in luoghi aperti. In via teorica se si cammina con le scarpe su una superficie in cui una persona infetta ha espulso secrezioni respiratorie come catarro, ecc. è possibile che il virus sia presente sulla suola delle scarpe e possa essere portato in casa. Però normalmente il pavimento non è una delle superfici che tocchiamo, quindi il rischio è trascurabile. Se in casa ci sono bambini si può mantenere un atteggiamento prudente nel rispetto delle normali norme igieniche, togliendosi le scarpe all’ingresso in casa e pulendo i pavimenti con prodotti a base di cloro all’0.1% (semplice candeggina o varechina diluita).

  1. Pane fresco o verdure crude possono essere contaminate dal nuovo coronavirus e trasmettere sicuramente l’infezione a chi li mangia

Falso: Attualmente non vi sono informazioni sulla sopravvivenza del nuovo coronavirus sulla superficie degli alimenti, ma la possibilità di trasmissione del virus attraverso il pane fresco, o altri tipi di alimenti è poco probabile, visto che la modalità di trasmissione è principalmente attraverso le goccioline che contengono secrezioni respiratorie (droplets) o per contatto. Chiaramente chi manipola il pane, e gli alimenti in generale, deve rispettare le regole igienico sanitarie: lavarsi le mani accuratamente con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi prima di toccare gli alimenti, usare un fazzoletto usa e getta per coprire bocca e naso in caso di tosse e starnuti e lavarsi le mani subito dopo.

  1. Gli extracomunitari sono immuni all’epidemia grazie al vaccino contro la Tubercolosi

Falso: Il vaccino per la Tubercolosi non ha nulla a che vedere con il Coronavirus: la TBC è dovuta ad un batterio e non a un virus. Si ricorda che le malattie possono fare ammalare chiunque indipendentemente dalla loro etnia.

  1. I farmaci antivirali prevengono l’infezione da nuovo coronavirus

Falso: Non ci sono evidenze su una loro azione preventiva.

  1. Mangiare aglio può aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus

Falso: L’aglio è un alimento con alcune proprietà antimicrobiche ma non ci sono evidenze di azione preventiva nei confronti del nuovo coronavirus.

  1. Bere tanta acqua lava il virus dalle vie aeree e lo spinge nello stomaco dove viene distrutto dall’acido

Falso: L’acqua non lava via il virus e non serve per prevenire il contagio.

  1. Bere acqua o bevande calde uccide il virus

Falso: Il virus è in grado di resistere e replicarsi alla temperatura corporea che è di circa 37°.

  1. Mangiare tante arance e limoni previene il contagio perché la vitamina C ha azione protettiva nei confronti del virus

Falso: Non ci sono evidenze scientifiche che provino un’azione della vitamina C sul virus.

  1. Mangiare tante proteine aumenta l’efficacia del sistema immunitario

Falso: Superare la normale dose giornaliera raccomandata (0,8gr. per kg di peso corporeo se non si svolgono attività fisiche pesanti) non fornisce benefici al sistema immunitario.

  1. Il risciacquo regolare del naso con soluzione salina può aiutare a prevenite l’infezione da nuovo coronavirus

Falso: Non ci sono prove che il risciacquo regolare del naso con soluzione salina protegga le persone dalle infezioni da nuovo coronavirus.

  1. Il virus Sars-CoV-2 vola nell’aria fino a 5 metri

Falso: Non esistono evidenze scientifiche.

  1. Gli antibiotici prevengono l’infezione

Falso: Gli antibiotici non hanno effetto sui virus e quindi neanche sul coronavirus.

  1. La Tachipirina cura l’infezione da nuovo coronavirus

Falso: La Tachipirina (paracetamolo) svolge un’azione antipiretica ed è quindi molto utile in caso di febbre alta, ma non cura l’infezione da nuovo coronavirus.

  1. Il nuovo coronavirus può essere trasmesso attraverso le punture di zanzara

Falso: Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso le goccioline generate quando una persona infetta tossisce o starnutisce, o attraverso goccioline di saliva o secrezioni dal naso.

  1. Una lampada a raggi ultravioletti può uccidere il nuovo coronavirus

Falso: Le lampade UV non devono essere utilizzate per sterilizzare le mani o altre aree della pelle poiché le radiazioni UV possono causare irritazione.

  1. C’è correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G

Falso: Non ci sono evidenze scientifiche che indichino una correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G. Ad oggi, e dopo molte ricerche effettuate, nessun effetto negativo sulla salute è stato collegato in modo causale all’esposizione alle tecnologie wireless.

  1. Ci si può infettare con il nuovo coronavirus bevendo l’acqua del rubinetto

Falso: Bere l’acqua del rubinetto è sicuro. Le pratiche di depurazione cui è sottoposta l’acqua del rubinetto sono efficaci nell’abbattimento dei virus, insieme a condizioni ambientali che compromettono la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati) e alla fase finale di disinfezione.

  1. Il virus si trasmette per via alimentare

Falso: Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto tra alimenti crudi e cotti.

  1. Gli essiccatori per mani ad aria calda uccidono il nuovo coronavirus

Falso: Non ci sono evidenze scientifiche che gli essiccatori per mani ad aria calda siano in grado di uccidere il nuovo coronavirus. Per proteggersi dall’infezione il metodo più sicuro è quello di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con una soluzione a base di alcol. Dopo aver pulito le mani bisogna asciugarle accuratamente.

  1. Se mi metto due o tre mascherine una sull’altra sono più protetto dal nuovo coronavirus

Falso: Indossare più mascherine sovrapposte non è utile. Le mascherine aiutano a limitare la diffusione del virus ma il loro utilizzo deve essere adottato in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Inoltre l’uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.

  1. Non è vero che i fumatori rischiano più degli altri di ammalarsi di Covid-19

Falso: Secondo L’OMS è probabile che i fumatori siano più vulnerabili al virus SARS-CoV-2 in quanto l’atto del fumo fa sì che le dita (ed eventualmente le sigarette contaminate) siano a contatto con le labbra, il che aumenta la possibilità di trasmissione del virus dalla mano alla bocca. I fumatori, inoltre, possono anche avere già una malattia polmonare sottostante o una ridotta capacità polmonare che aumenterebbe notevolmente il rischio di sviluppare forme di malattia gravi, come la polmonite.

  1. Le zampe dei cani possono essere veicolo di coronavirus e vanno sterilizzate con la candeggina

Falso: Non ci sono attualmente evidenze che i cani e gli animali d’affezione in generale possano trasmettere il coronavirus. La candeggina non va assolutamente usata per disinfettare le zampe dei cani al rientro da una passeggiata, nemmeno se molto diluita in acqua. Quando si rientra in casa è opportuno provvedere alla sua igiene pulendo prima le zampe con prodotti senza aggiunta di profumo (es. acqua e sapone neutro) e poi asciugandole bene. Non vanno usati prodotti aggressivi né quelli a base alcolica perché possono indurre fenomeni irritativi, causando prurito. Il mantello va, invece, spazzolato e poi passato con un panno umido.

  1. Fare un bagno caldo previene il COVID-19

Falso: Fare il bagno caldo non previene lo sviluppo di COVID-19. La normale temperatura corporea rimane tra 36,5° e 37° C, indipendentemente dalla temperatura del bagno o della doccia che facciamo. Fare un bagno con acqua estremamente calda può essere dannoso e provocare bruciature alla pelle. Il modo migliore per proteggersi da COVID-19 è lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o con soluzione a base di alcol. In questo modo si eliminano i virus eventualmente presenti sulle mani e non si corre il rischio di infezioni che potrebbero verificarsi toccando naso, bocca e occhi.

  1. Chi abita in zone con clima caldo umido è più a rischio di infezione da nuovo coronavirus

Falso: Le evidenze attuali indicano che il nuovo coronavirus può essere trasmesso in tutte le aree, comprese quelle con clima caldo e umido.

  1. Se si hanno avuto contatti con soggetti positivi al virus si possono prendere dei medicinali che prevengono l’infezione

Falso: Non esiste attualmente nessuna terapia utilizzabile in via preventiva.

L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha autorizzato diversi studi per la sperimentazione di medicinali per il trattamento di Covid-19 e l’Agenzia europea del Farmaco (EMA) ha comunicato che attualmente ci sono 40 medicinali e 12 vaccini in via di sviluppo e che su due vaccini sono stati avviati studi clinici di Fase I.

Sono tutti studi sperimentali e nessun farmaco ha ancora  dimostrato la sua efficacia nel trattamento di COVID-19.

  1. Mischiare la candeggina ai detergenti per i pavimenti è più efficace per uccidere il virus

Falso: L’utilizzo di disinfettanti ad esempio contenenti alcol al 70% o a base di cloro allo 0,1% (candeggina) è sufficiente ad uccidere il virus sulle superfici annullando la sua capacità di infettare le persone. Mescolare più prodotti insieme pensando di ottenerne uno più potente contro il coronavirus può essere molto nocivo perché espone a prodotti pericolosi che si possono formare durante la miscelazione e può comportare gravi intossicazioni.

  1. Il clima caldo uccide il virus. Basta mettersi al sole pieno per prevenire l’infezione

Falso: Non esistono evidenze scientifiche che esporsi al sole, o vivere in Paesi a clima caldo, prevenga l’infezione da nuovo coronavirus. Casi di Covid-19 sono stati registrati anche in Paesi con clima caldo.

  1. Per difendermi dal virus posso andare in farmacia e acquistare i nuovi farmaci sperimentali

Falso: Un farmaco prima di arrivare nelle farmacie deve aver superato diverse fasi di sperimentazione che ne testano l’efficacia, la qualità e la sicurezza seguendo procedure ben definite. Solo dopo che ha superato tutte le fasi di sperimentazione, ed ha avuto l’autorizzazione dalle autorità competenti, può essere disponibile nelle farmacie e può essere acquistato dopo prescrizione medica.

  1. Una volta che mi sono contagiato il nuovo coronavirus rimarrà per sempre nelle mie cellule

Falso: Una persona che ha contratto il nuovo coronavirus può guarire completamente senza avere più tracce del virus nell’organismo. Quindi essere positivi al nuovo coronavirus non significa rimanere infetti per sempre.

  1. Il coronavirus colpisce l’apparato respiratorio quindi se sono in grado di trattenere il respiro per almeno 10 secondi senza tossire vuol dire che sono sano.

Falso: I sintomi di Covid-19 generalmente sono lievi e in questo caso non impediscono lo svolgimento di attività moderate. Inoltre il modo migliore e scientificamente dimostrato per confermare se si ha il Covid-19 è con un test di laboratorio e non mediante prove di apnea o con esercizi di respirazione

  1. Il virus è sensibile all’alcol, quindi se bevo alcolici non mi ammalo di Covid-19

Falso: Il consumo frequente di alcol o superalcolici non protegge dall’infezione da nuovo coronavirus. Gli alcolici sono nocivi per la salute e generano dipendenza. Il loro consumo non solo non protegge dal virus ma espone al rischio di sviluppare malattie serie, tra cui tumori. Per prevenire il contagio bisogna restare a casa, rispettare le misure di distanziamento sociale (almeno 1 metro di distanza dalle altre persone) e lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o soluzione a base di alcol per almeno 40- 60 secondi.

  1. La vitamina D protegge dall’infezione da nuovo coronavirus

Falso: Non ci sono attualmente evidenze scientifiche che la vitamina D giochi un ruolo nella protezione dall’infezione da nuovo coronavirus.

  1. Per sapere se si è contagiati dal nuovo coronavirus basta pungersi un dito e guardare il colore del sangue: se anziché rosso vivo è scuro il contagio è avvenuto

Falso: Nessuna evidenza scientifica ha correlato il colore del sangue all’infezione da nuovo coronavirus.

  1. Si possono fare disinfettanti fatti in casa miscelando candeggina, sale grosso e acqua

Falso: Miscelare più prodotti fra di loro senza conoscerne gli effetti è pericoloso, perché potrebbero generarsi sostanze tossiche per contatto e per inalazione. Si ricorda che le azioni più efficaci per prevenire l’infezione da nuovo coronavirus sono: lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol (alcool etilico/etanolo) al 70% per almeno 40-60 secondi, strofinandole bene in ogni loro parte; tossire o starnutire nella piega del gomito o in un fazzoletto monouso da gettare subito dopo l’uso; rispettare le misure di distanziamento sociale (distanza di almeno 1 metro dalle persone).

 

Fonte: ministero della Salute

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