Bellezza, vola l’export e tiene la farmacia

Il preconsuntivo dei produttori di Cosmetica Italia (ex Unipro) assegna al comparto una crescita per il 2013 del 3%, legata però alla domanda estera. Stabili le vendite in farmacia, che fanno +1% nel semestre

Bellezza, vola l’export e tiene la farmacia

Cosmetico in crescita grazie alle esportazioni, vendite in farmacia stabili grazie al contenuto recupero registrato nel secondo semestre di quest’anno. E’ il quadro che arriva dalla rilevazione congiunturale di fine anno di Cosmetica Italia (ex Unipro), l’associazione nazionale imprese cosmetiche. L’indagine – che propone un preconsuntivo della seconda metà dell’anno e una stima del primo semestre 2014 – conferma le difficoltà del mercato nazionale, in fase lievemente negativa, e lega la crescita del comparto alle sole esportazioni.

A fine 2013 il valore della produzione cresce di quasi tre punti percentuali per un valore di 9.300 milioni di euro e analoghe crescite sono attese per il 2014: sicuramente il merito è dell’export, che nel 2013 raggiunge i 3.200 milioni di euro con un trend positivo del 12%.

Il consumo italiano dei cosmetici è toccato, invece, da quei condizionamenti che già da tempo incidono sulla propensione agli acquisti di larghe fasce di consumatori, senza tuttavia raggiungere i livelli di crisi e stagnazione di altri comparti contigui come la moda, la calzatura e l’home entertainment.

A fine 2013 il valore dei cosmetici comprati in Italia tocca i 9.400 milioni di euro con una contrazione di poco più di un punto percentuale (-1,3%). Le proiezioni per il 2014 sono improntate a una ulteriore, anche se marginale, contrazione dei consumi, che dovrebbero ripartire a cavallo della seconda metà dell’esercizio.

Attenzione ancora rivolta ai segnali che arrivano dai canali professionali, in contrazione da alcuni esercizi, e dalla profumeria selettiva.

Riprende, dopo alcuni trimestri in contrazione, il canale farmacia: il secondo semestre del 2013 chiuderà a +1%, per un valore di fine anno vicino ai 1.800 milioni di euro. Si conferma, dunque, la fiducia dei consumatori verso i livelli di specializzazione e la cura dei servizi accessori che la farmacia garantisce.

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