Archiviato il 2012 con un segno meno quasi onnipresente, le aziende di “Big Pharma” potrebbero scoprire nel 2013 l’anno del rilancio. Questa almeno è l’opinione rilasciata dagli analisti ai quali Reuters Health ha chiesto una previsione sul futuro ravvicinato del comparto farmaceutico: i farmaci di prossimo lancio, hanno detto, potrebbero portare nelle casse di Big Pharma decine di miliardi di euro, più che sufficienti a compensare quelli persi per i brevetti scaduti. Secondo i tecnici della Deutsche Bank, in particolare, i farmaci in arrivo potrebbero comportare tra il 2013 e il 2015 vendite per 64 miliardi di euro, a fronte di perdite causa genericazioni di 12 miliardi.
Molecole dal promettente futuro dovrebbero “spuntare” in aree terapeutiche come l’oncologia (dove diverse richieste di approvazione dovrebbero essere concesse nel corso dell’anno), il diabete (attesa tra le altre una nuova formulazione dell’insulina), l’epatite C e la sclerosi multipla: «E’ ancora presto però per dire che il settore è fuori dalla crisi» conclude Simon Friend, analista di PricewaterhouseCoopers «soprattutto in un periodo in cui governi e assicurazioni stanno molto attenti a pagare per nuovi farmaci».
Big Pharma, gli esperti vedono la ripresa
Consultati da Reuters Health, diversi analisti finanziari vedono nel 2013 l'anno del rilancio per le principali aziende farmaceutiche del globo. Dalle nuove molecole vendite per 64 miliardi di euro nel prossimo biennio
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