A giugno l’accesso al credito rimane difficoltoso, costoso e limitato. E’ quanto rivela l’analisi condotta nel secondo trimestre di quest’anno dall’Osservatorio credito di Confcommercio sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi. L’indagine, realizzata in collaborazione con Format Ricerche, conferma che a risentire maggiormente della stretta creditizia sono le attività di minori dimensioni, a partire da quelle ubicate nel Mezzogiorno. In particolare, rimane critica la capacità finanziaria delle imprese del terziario che, nella maggioranza dei casi (48%), hanno ancora difficoltà a fronteggiare autonomamente il proprio fabbisogno finanziario (nel trimestre precedente erano il 53%). A fronte di un leggero incremento del numero di imprese che si sono rivolte alle banche per chiedere un fido (dal 14,6% al 15,9%), resta ancora bassa e ristagnante la quota di quelle che si sono viste accogliere le richieste di fido (26,7%) portando la percentuale di imprese effettivamente finanziate a poco più del 4%. In aumento poi le imprese che si sono viste rifiutare in tutto o in parte la domanda di credito (dal 50,7% al 53%).
Come rivela l’indagine dell’Osservatorio, si tratta di percentuali che nel Mezzogiorno risultano “amplificate”, con appena 2 imprese su 100 finanziate e ben l’81% di richieste non accolte o accolte con ammontare inferiore.
Credito, cala accesso per piccole imprese
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