Dopo Amazon anche Walmart, la più grande catena al mondo nel comparto della distribuzione organizzata, si prepara a sperimentare l’uso di droni volanti per la consegna della spesa a domicilio e il rifornimento delle sedi logistiche. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters, infatti, a fine ottobre il gruppo avrebbe avviato le pratiche per ottenere dalle autorità federali anericane il permesso all’impiego di velivoli automatizzati senza pilota. La decisione, dice ancora la Reuters, seguirebbe alcuni mesi di test sui droni effettuati al chiuso, i cui risultati avrebbero convinto Walmart a passare ai collaudi all’aperto.
Nelle pratiche avviate presso la Federal aviation administration (Faa), viene riportato che l’obiettivo dei test è quello di verificare l’uso di velivoli senza pilota per «rendere la rete distributiva ancora più efficiente», non soltanto nel recapito a domicilio ma anche nelle consegne dai magazzini ai punti vendita dell’insegna.
La mossa di Walmart segue di alcuni mesi le sperimentazioni avviate da Amazon e Google, in attesa che la Faa detti le norme per un uso estensivo dei droni in ambito commerciale. Secondo quanto dichiarato a giugno da un funzionario dell’amministrazione federale, un regolamento dovrebbe vedere la luce entro l’estate del prossimo anno, prima cioè di quanto originariamente previsto. Al momento, negli Stati Uniti l’impiego di droni per usi commerciali è vietato, anche se le imprese possono chiedere permessi speciali a fini sperimentali (più di duemila quelli concessi finora).
Secondo Dan Toporek, portavoce di Walmart, il gruppo è pronto a fare largo uso di droni se i test dovessero rivelarsi positivi. «Questi apparecchi mostrano interessanti potenzialità nel collegamento logistico tra punti vendita, magazzini e depositi intermedi» ha spiegato «il 70% degli americani dispone di un supermercato Walmart in un raggio di cinque miglia da casa o dal lavoro, è un dato che suggerisce scenari incredibili per il servizio con droni».
Come spiega la Reuters, Walmart da qualche tempo pone grande attenzione al miglioramento della propria rete logistica, anche a causa della concorrenza sempre più pressante di Amazon e dei siti di e-commerce (tanto che le ultime previsioni parlano di utili in calo il prossimo anno a causa dei costi in aumento e della competizione sui prezzi). Non a caso, nelle pratiche avviate con la Faa per avviare i test con droni, il gruppo ha scritto esplicitamente che tra le attività sottoposte a test ci sarà la gestione di magazzini e stock: grazie a targhe digitali e codici a lettura ottica, infatti, i droni potrebbero accelerare considerevolmente contabilità e smistamento delle merci, in modo da stoccaggi e tempi di attesa nei punti vendita.
Tra le attività sottoposte a sperimentazione, inoltre, ci saranno nuove modalità di organizzazione dei cosiddetti servizi di “pick up”, in cui il cliente acquista via internet o a distanza e poi passa a ritirare la spesa allo sportello. Con i droni, è l’idea di Walmart, si potrebbero organizzare punti di ritiro direttamente nei parcheggi dei supermercati, con trasporto e consegna affidato ai droni.
Droni, Walmart avvia test per snellire la rete logistica
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