Essere Benessere, si allarga il debito

Approvato il 31 ottobre, il bilancio 2012 del gruppo chiude con perdite per 9,3 milioni di euro, che portano l'indebitamento a 90 milioni. Aumento di capitale e ristrutturazione del debito le risposte in cantiere

Essere Benessere, si allarga il debito

Si chiude con una perdita di poco meno di 9,3 milioni di euro il consuntivo 2012 di Essere Benessere, la catena di farmacie, parafarmacie e “city store”. Approvato dall’assemblea soltanto il 31 ottobre scorso, il bilancio rende anche conto degli effetti dell’operazione “Blockbuster”, ossia l’acquisizione e riconversione in city store di 74 punti vendita della catena di videonoleggio: aumenta infatti il valore della produzione, da 75,61 a 114,9 milioni, ma crescono anche i costi di produzione, da 75,47 a 123,66 milioni. Il patrimonio netto, invece, si attesta sui 13,9 milioni, con debiti finanziari complessivi per 17,8 milioni.

Queste almeno sono le cifre provenienti dall’articolo che Dagospia ha dedicato qualche settimana fa all’ultimo consuntivo del gruppo: alla fine del 2012 il debito si attesta a 90,76 milioni contro i 64,27 del 2011, con l’esposizione verso le banche in calo da 24,2 a 15,3 milioni e quella verso i fornitori in crescita da 32,85 a 68,57 milioni.

«Il 2012» spiega a Dagospia il presidente, Danilo Salsi «è stato un anno di forte tensione finanziaria, che si è generata per lo più a monte della società, ossia in seno a Comifin (insieme a Essere Benessere una delle società controllate dalla Fd Consultants, di Salsi e Fabio Pedretti, ndr). Comifin nell’ambito della sua attività, ha avuto un problema a rifinanziare il debito, che si è riflesso anche sull’altra società del gruppo, Essere Benessere».

All’inizio di novembre, ha spiegato ancora Salsi, il gruppo avrebbe raggiunto un accordo per la ristrutturazione decennale del debito da 168 milioni di Comifin. Ora, invece, sarebbe in corso una trattativa con le banche (in testa Unicredit e Intesa Sanpaolo, sempre secondo l’articolo di Dagospia) sull’esposizione da 17 milioni di Essere Benessere, con l’obiettivo di rimborsare il debito nel giro di cinque anni. Inoltre, riferisce Salsi, ci sarebbe l’aumento di capitale da 35 milioni (20 dei quali da Fd e quindici da nuovi soci, forse marchi con cui Essere Benessere ha da poco stipulato accordi commerciali come Mokarabia, Salmoiraghi & Viganò, il gruppo Marinoni e le Terme di Sirmione) e l’accordo raggiunto a settembre con il gruppo fornitore Alliance Boots per l’azzeramento del debito da 28 milioni. Chiusa la ricapitalizzazione, conclude l’articolo, l’obiettivo di Essere Benessere è quello di andare in Borsa. Forse già nella prima parte del nuovo anno.

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