Federfarma e Croce Rossa insieme a Verona contro il killer silenzioso

Federfarma e Croce Rossa insieme a Verona contro il killer silenzioso

Viene definita il “killer silenzioso” perché non dà sintomi, ma può portare a gravi danni alla salute dell’apparato cardiovascolare: si tratta dell’ipertensione arteriosa, responsabile da sola in Italia del 5,1% dei decessi. Non è un caso che, ogni anno, si effettuino iniziative di sensibilizzazione rivolte alla popolazione generale. Quest’anno, nell’ambito della XII Giornata Mondiale contro l’ipertensione (svoltasi il 17 maggio), hanno partecipato anche le farmacie di Verona e di alcuni centri vicini.

In particolare, al centro dell’opera di prevenzione fondata sulla misurazione gratuita della pressione arteriosa, ha avuto grande successo l’installazione di tre gazebo (uno in piazza Bra, uno a Legnago e uno a Bussolengo), gestiti rispettivamente dal sindacato titolari, dall’Associazione farmacisti volontari in Protezione Civile di Verona e dalla Croce Rossa Italiana. Anche in queste strutture è stato possibile procedere alla misurazione gratuita della pressione, così come rispondere a un questionario che sarà impiegato da Federfarma per tracciare un identikit dello stato di salute dei veronesi e utile ad una prevenzione sempre più mirata. «Abbiamo voluto offrire ai nostri concittadini un’ulteriore chance di prevenzione» aveva detto, alla conferenza stampa di presentazione, Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona. «Atteggiamenti virtuosi e passa parola sono quanto mai importanti per innescare una cultura della prevenzione che, nel caso della pressione arteriosa, dura pochi minuti, è assolutamente indolore e può salvare la vita, data l’asintomaticità della patologia».


La patologia e l’obiettivo

«L’ipertensione arteriosa» ricordano gli organizzatori «è definita “il killer silenzioso”, perché non dà segni di sé fino a quando non compaiono le manifestazioni cliniche del danno vascolare, cardiaco e renale. I dati Istat sull’evoluzione della mortalità nella popolazione Italiana in relazione alle cause di morte mostrano un generale consistente decremento (dal 30 al 40%) della mortalità dovuta a tutte le malattie cardiovascolari tranne la malattia ipertensiva. Questa è responsabile, da sola, del 5,1% dei decessi, rappresentando ora la quinta causa di morte, subito dopo il tumore del polmone. La rilevanza della malattia ipertensiva come causa di morte in Italia e nel mondo è addirittura maggiore considerando che da sola costituisce il principale fattore di rischio per ictus, infarto miocardico (di gran lunga le prime due cause di morte secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), ma anche di scompenso cardiaco, fibrillazione atriale e insufficienza renale. È stato calcolato che più del 30% della popolazione italiana adulta soffra di ipertensione arteriosa». La giornata ha quindi voluto sensibilizzare la popolazione sull’importanza del controllo della pressione arteriosa come misura di prevenzione delle malattie cardiovascolari, in particolare ictus e infarto. Partner dell’iniziativa insieme a Federfarma Verona sono state la SIIA (Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa), l’U.O. di Medicina Generale e dell’Ipertensione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, l’Associazione Farmacisti Volontari in Protezione Civile di Verona, la Croce Rossa e l’Agifar (Associazione Giovani Farmacisti).


Il consuntivo dell’operazione

Grande è stata l’affluenza nelle farmacie di Verona e provincia dove, oltre alla misurazione della pressione arteriosa, è stato consegnato all’utenza un vademecum con semplici regole legate ai corretti stili di vita, come la riduzione del sale in cucina, il movimento fisico, un’alimentazione equilibrata, l’abolizione del fumo e la riduzione delle sostanze alcoliche. Sono state 323 le misurazioni della pressione arteriosa (inclusa la compilazione di altrettanti questionari) eseguite nella mattinata del 17 maggio nei gazebo di Federfarma Verona e della Croce Rossa. Lo stesso Bacchini ha espresso un giudizio molto favorevole per il successo dell’iniziativa. «Sono molto soddisfatto dell’affluenza ai gazebo dove non c’è stato un attimo di tregua» ha sottolineato «anche perché tutto si è svolto nell’arco di appena quattro ore. In piazza Bra abbiamo eseguito 168 misurazioni sempre con relativi questionari, che verranno ora analizzati dai sanitari coordinati dal Prof. Pietro Minuz direttore dell’U.O. di Mipertensione-studenti-lorgna-pindemonte-2edicina Generale e dell’Ipertensione Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona nonché coordinatore SIIA Triveneto per un approfondito studio epidemiologico. Anche a Bussolengo l’affluenza è stata davvero notevole con 95 misurazioni e una partecipazione importante da parte di molti anziani che si sono fermati anche per chiedere informazioni sulla corretta assunzione dei farmaci. Presso l’ITC Lorgna-Pindemonte, invece, gli studenti delle due classi V che si sono sottoposti volontariamente alla misurazione sono stati 60 e dal colloquio anonimo finalizzato alla compilazione del questionario è emerso che molti di loro fumano e dormono poco. Da segnalare, inoltre che quest’anno per la prima volta hanno prestato la loro opera i giovani farmacisti tirocinanti che con entusiasmo si sono avvicendati nei gazebo». Da segnalare, tra le iniziative coordinate, anche l’intervento dell’Associazione Panificatori di Verona che ha distribuito il pane iposodico “Mezzosale” e della Coldiretti che ha offerto mele del territorio scaligero in sintonia con la mission delle farmacie la cui attività a Km/zero offre servizi sanitari sotto casa ai cittadini dell’intero territorio provinciale.

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