Commercio completamente fermo a novembre, con gli alimentari che fanno segnare un leggero incremento e i prodotti farmaceutici in territorio negativo. Lo dicono le ultime rilevazioni Istat sull’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio, che nel penultimo mese del 2013 registrano valori nulli nel confronto con ottobre e nel trimestre settembre-novembre una flessione dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti. Rispetto a novembre 2012, invece, l’indice grezzo del totale vendite segna un incremento dello 0,1%, sintesi di un aumento dell’1,5% nelle vendite di alimentari e una flessione dello 0,6% nei prodotti non alimentari.
Le vendite per canale distributivo, dal canto loro, mostrano nel confronto con novembre 2012 una variazione positiva per la grande distribuzione (+2,6%) e una diminuzione per le imprese operanti su piccole superfici (-2%). In particolare, nella grande distribuzione le vendite aumentano in termini tendenziali del 2,7% negli alimentari e del 2,3% nei non alimentari. Nelle imprese operanti su piccole superfici, le vendite segnano un calo del 2,2% negli alimentari e dell’1,9% nei non alimentari.
I dati Gdo per tipologia di esercizio, invece, mostrano a novembre variazioni tendenziali positive del 2,5% per gli esercizi non specializzati e del 2,8% per quelli specializzati. Tra i primi, aumentano del 2,5% le vendite negli esercizi a prevalenza alimentare e del 2,1% quelle negli esercizi a prevalenza non alimentare.
Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non alimentari, le flessioni di maggiore entità riguardano i gruppi Cartoleria, libri, giornali e riviste (-2,8%) e Altri prodotti (gioiellerie e orologerie, -2,3%); in territorio negativo anche i prodotti farmaceutici, che fanno registrare un calo dell’1,7% a novembre (su ottobre) e del 2,6% nei primi undici mesi del 2013 (sullo stesso periodo dell’anno precedente). Gli aumenti più sostenuti riguardano, invece, i gruppi profumeria e cura della persona (+1,2%) e Giochi, giocattoli, sport e campeggio (+1,1%).