L’aumento di un punto dell’aliquota Iva ordinaria scattato nell’ottobre scorso ha avuto ripercussioni contenute sull’inflazione perché è stato quasi interamente assorbito dalle aziende. E’ quanto emerge dall’ultima indagine trimestrale targata Il Sole 24 Ore-Banca d’Italia: tra le quasi 800 aziende con più di 50 addetti intervistate per la ricerca, oltre il 60% ha dichiarato di non aver trasferito sui prezzi al pubblico l’incremento dell’Iva, mentre un altro 15,5% ha detto di averlo fatto solo parzialmente.
I motivi addotti hanno ovviamente a che fare con la contingenza economica: la riposta più frequente chiama in causa la domanda, subito a ruota vengono le politiche di prezzo dei competitors. In altri termini, sulle scelte delle aziende hanno pesato crisi dei consumi e concorrenza. Conferma un altro dato proveniente dalla ricerca: i prezzi praticati dalle aziende intervistate sarebbero aumentati su base annua dello 0,4%, mentre le previsioni per i prossimi dodici mesi parlano di incrementi pari allo 0,9%.
I motivi addotti hanno ovviamente a che fare con la contingenza economica: la riposta più frequente chiama in causa la domanda, subito a ruota vengono le politiche di prezzo dei competitors. In altri termini, sulle scelte delle aziende hanno pesato crisi dei consumi e concorrenza. Conferma un altro dato proveniente dalla ricerca: i prezzi praticati dalle aziende intervistate sarebbero aumentati su base annua dello 0,4%, mentre le previsioni per i prossimi dodici mesi parlano di incrementi pari allo 0,9%.
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