Le comunali di Firenze ad Apoteca Natura

Le comunali di Firenze ad Apoteca Natura

Apre nuovi scenari in prospettiva ddl concorrenza l’operazione con cui, nei giorni scorsi, Apoteca Natura ha completato l’acquisizione dell’80% di Afam, la municipalizzata cui fanno capo le 21 farmacie comunali di Firenze. La società del gruppo Aboca, cui fa capo un network in franchising che in Italia conta oltre 530 esercizi dalla croce verde, ha rilevato il pacchetto di maggioranza da Comifar, società leader della distribuzione intermedia controllata dalla tedesca Phoenix. Circa 25 milioni di euro il valore del “deal”, che coinvolge – oltre alle 21 comunali – 141 dipendenti e 13 studi medici. «L’obiettivo» recita un comunicato di Apoteca Natura «è quello di sviluppare una nuova idea di farmacia, fortemente integrata con il sistema sociosanitario e dove la professionalità diventa la chiave del posizionamento competitivo sul mercato». Le comunali di Firenze, che innalzeranno già dai prossimi mesi l’insegna del network, costituiranno «delle vere e proprie “navi scuola” all’interno delle quali si potrà far evolvere il modello sociosanitario rappresentato da Apoteca Natura».

«In sostanza» spiega a Pharmaretail l’ad di Apoteca Natura, Massimo Mercati «useremo le comunali per testare e sviluppare strategie di posizionamento da estendere poi all’intero network, con soluzioni innovative nel layout e nella selezione dell’offerta. Crediamo in un modello di farmacia integrato con una forte vocazione ai servizi e alla professione, una farmacia che sappia essere un riferimento autorevole per il cittadino in tutti quei problemi di salute per i quali si va prima in farmacia che dal medico».

Non è da escludere che prossimamente la società possa allargare ancora il proprio pacchetto azionario in Afam: il Comune, attualmente nella spa con il 20%, è da tempo intenzionato a ridimensionare la propria partecipazione e, secondo la stampa locale, potrebbe tra breve proporre al nuovo socio l’acquisto di nuove quote. Secondo alcune fonti, la stessa opzione era già stata avanzata in passato a Comifar, che aveva però rifiutato perché da più di un anno il suo obiettivo era quello di uscire da Afam per la deludente redditività della municipalizzata.

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