Costa alla svizzera Labo una sanzione di 150mila euro da parte dell’Antitrust la campagna pubblicitaria su Fillerine, il prodotto dermocosmetico commercializzato dall’azienda elvetica nelle farmacie e parafarmacie. Secondo l’Autorità garante, la comunicazione lanciata per sostenere il prodotto violerebbe gli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo e rappresenterebbe una «pratica commerciale scorretta». I messaggi, infatti, suggerirebbero che l’uso del prodotto darebbe «effetti equiparabili a trattamenti medici per la riduzione delle rughe»: in particolare, osserva l’Antitrust, la comunicazione pubblicitaria «si basa proprio sull’accostamento tra iniezioni di acido ialuronico e impiego dei prodotti a marchio Labo, denominati non a caso “Filler”».
In altri termini, è la conclusione dell’Authority, la comunicazione mirerebbe «a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico dei consumatori, inducendoli e/o condizionandoli ad assumere una decisione commerciale, che non avrebbero altrimenti preso, sulla base di un’erronea interpretazione degli effetti derivanti dall’utilizzo del prodotto». Oltre alla sanzione, il Garante ha imposto all’azienda di comunicare entro 90 giorni i provvedimenti che verranno presi per interrompere la campagna. (AS)
Sanzione Antitrust su campagna Fillerina
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