Servizi, case history di comunicazione

In quale modo comunicare alla clientela un nuovo servizio? Per divulgare il proprio sistema di recapito domiciliare Farmondo, network toscano di farmacie, ha mescolato pubblicità in-store, promozione e comunicazione sui media

Servizi, case history di comunicazione

Come divulgare alla clientela l’avvio di un nuovo servizio in farmacia? Come comunicarne caratteristiche, accessibilità, target, vantaggi? Una case history di utile raffronto arriva dalla campagna lanciata dal network Farmondo per reclamizzare il nuovo servizio di recapito a domicilio di farmaci e parafarmaci, disponibile dal 3 febbraio in 28 farmacie del gruppo (17 a Pisa e 11 a Livorno). In vista del lancio, Farmondo ha organizzato una comunicazione diversificata comprendente un’iniziativa in-store, una promozione e inserzioni pubblicitarie su tv, social-web e stampa locale. Per quanto concerne il punto vendita, la farmacista che gestisce il recapito (con macchina elettrica messa a disposizione dal gruppo) ha trascorso tre settimane di gennaio nelle farmacie in cui è stato pianificato il servizio, per distribuire alla clientela opuscoli informativi, offrire consegne domiciliari a titolo di prova (gratuita) e proporre uno screening sullo stato di salute del paziente, sempre a domicilio. Quest’ultimo, in particolare, prevedeva alcune automisurazioni (glicemia, pressione, girovita eccetera) e la “pulizia” dell’armadietto del pronto soccorso dai farmaci scaduti.
Il bilancio di circa un mese di comunicazione è incoraggiante: 30 consegne “promozionali” in meno di una ventina di giorni (il servizio è disponibile soltanto dal lunedì al venerdì) e pazienti che tornavano in farmacia per congratularsi con il titolare o acquistare prodotti legati alle risultanze delle automisurazioni. «Da lunedì il recapito domiciliare è a regime» spiegano a Farmondo «ci aspettiamo richieste per una media di cinque consegne giornaliere e stiamo già valutando la possibilità di affiancare un’altra macchina con farmacista a quella già disponibile».
Il servizio di recapito è totalmente gratuito quando rivolto alle persone in difficoltà economiche o in situazioni disagiate, individuate a propria discrezione dal titolare; negli altri casi invece è previsto un costo di 5 euro. Lo screening a domicilio, invece, costa dieci euro.

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