Veterinaria, rapporto abitanti/animali 1 a 1

Veterinaria, rapporto abitanti/animali 1 a 1

La categoria veterinaria in farmacia merita un’attenzione particolare per gli ottimi risultati che ormai da diversi anni sta registrando in farmacia. Inauguriamo una rassegna mensile che analizzerà questo settore per evidenziare i trend di mercato e fornire suggerimenti pratici sugli strumenti e sulle modalità di gestione da adottare per coglierne tutte le potenzialità. A tal fine, condivideremo anche le esperienze di alcune farmacie che hanno adottato criteri efficaci di gestione o iniziative di comunicazione vincenti e approfondiremo le strategie di alcune aziende del settore.


Gli animali nelle famiglie italiane

Un pastore tedesco, un gatto pechinese, un pappagallo dell’Oceania o un pesce pagliaccio. pelosi o con le squame:  in Italia esiste un animale per ogni residente. Nel rapporto 2017 ASSALCO (Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) – ZOOMARK si evidenzia come nel nostro Paese gli animali d’affezione (più brevemente “pet”) sono 60,5 milioni a fronte di un’Italia che, secondo le ultime statistiche dell’ISTAT, la popolazione italiana ammonta a 60.579.000 abitanti.

Gli animali da compagnia sono considerati presenze importanti nelle famiglie, con funzioni prettamente affettive ed altre di supporto nella vita di tutti i giorni: ciascuna delle 25,8 milioni di famiglie presenti nel nostro Paese ha in media 2,3 pet.



La spesa media

ll 52% dei proprietari spende, per nutrirli, pulirli e curarli ogni mese, poco meno di 30 euro. E questi sono gli italiani che risparmiano di più. Il 33% investe invece 50 euro, mentre i restanti si dividono tra chi paga fino a 100 euro (11%), chi fino a 200 (2,1%), chi raggiunge i 300 (1,4%). Certo, c’è anche un’esigua minoranza che non bada a spese e sborsa ogni mese oltre 300 euro (0,2%).


Gli anziani e gli animali da compagnia

Sempre più persone anziane vivono con animali da compagnia, molto spesso prendendosene cura personalmente ogni giorno: nello specifico, ben il 39% degli over 65 vive con un animale d’affezione, pari a 2,1 milioni di individui. È stato dimostrato, infatti, che i pet hanno effetti benefici nelle persone più anziane, favorendo il buonumore, le relazioni personali e l’attività fisica. Gli effetti positivi del rapporto pet-anziani non si registrano solo sulla salute e sul benessere di quest’ultimi ma anche sulle finanze pubbliche nazionali: è stata stimata in 4 miliardi di euro la spesa sanitaria risparmiata grazie al migliore stile di vita negli anziani, reso possibile proprio dalla presenza degli animali.



I bambini e gli animali da compagnia

I pet possono dare un importante aiuto anche ai più piccoli. I bambini che crescono con un cane, un gatto, un coniglio o un altro animale imparano spontaneamente a vincere fobie e paure, ad essere più responsabili e a prendersi cura di un essere vivente. Inoltre, è ormai noto l’importante ruolo della pet therapy in caso di malattie e in altre situazioni di disagio. Oltre il 90% dei proprietari attribuisce benefici reali alla presenza di animali da compagnia, che sono in grado di favorire il benessere e la buona qualità della vita di chi li possiede.



L’attenzione alla salute e al benessere

I proprietari di pet confermano una diffusa attenzione alla salute e al benessere dei propri animali e tale attenzione si manifesta attraverso la scelta di alimenti di alta qualità (i cosiddetti premium e superpremium) e di alto contenuto di funzionalità che permettano una dieta equilibrata e siano garanzia di salute e benessere. In altre parole, le scelte d’acquisto dei proprietari di pet si indirizzano verso prodotti premium che accrescono il valore del mercato.


Nella prossima uscita analizzeremo la composizione ed i trend delle singole sottocategorie della veterinaria.

(Visited 387 times, 1 visits today)