Apoteca Natura lancia un nuovo modello di affiliazione per cluster

Apoteca Natura lancia un nuovo modello di affiliazione per cluster

L’evoluzione delle reti di farmacie che ha preso il via dall’entrata del capitale in farmacia nel 2017 fino a oggi e nello stesso tempo il cambio di ruolo del farmacista emersa dalla pandemia ha portato Apoteca Natura a definire nuovi modelli di affiliazione.

Apoteca Natura è il primo Network di Farmacie Benefit al mondo: al centro di questo percorso la persona, il rispetto del suo organismo e dell’ambiente in cui vive.

«La farmacia ha registrato numeri negativi di fatturato nel 2020, ma quello che è cambiato in questo anno pandemico è il ruolo del farmacista», ha spiegato Gianluca Strata (nella foto), direttore generale di Apoteca Natura. «Una figura ritornata forte su quella che per noi è la vera missione, ovvero la salute delle persone e non il commercio».

Tre modalità di affiliazione

Sono tre i cluster definiti da questo nuovo modello di affiliazione alla rete Apoteca Natura, disegnati in accordo con la storia della rete e gruppo, la cui storia è partita dai primi corner intesi come risposta naturale in farmacia, fino al percorso di cura della persona, arrivando al diventare il primo network al mondo di farmacie Benefit nel 2019.

I cluster nascono come risposta al fatto che in tutti questi anni si è sviluppata una rete a più velocità, con differenti livelli di realizzazione della promessa, quindi è emersa l’esigenza «di passare a una segmentazione chiara per garantire coerenza dell’insegna e piena corrispondenza ai diversi livelli di servizio offerti», ha affermato Strata. «Ciò permetterà di semplificare l’offerta sia l’offerta B2B, cioè l’offerta di Apoteca Natura alle farmacie affiliate, sia l’offerta B2C, quindi l’offerta delle farmacie ai propri clienti». Indipendentemente dal fatto che la farmacia sia di proprietà o meno, si avranno tre livelli di segmentazione del network, a seconda del livello di servizio e specializzazione che la farmacia sceglierà di gestire. Il primo cluster viene definito “Risposta Naturale” e comprende il corner prodotti: è la proposta dedicata alle farmacie che intendono entrare nella rete con un approccio graduale, focalizzando inizialmente l’attenzione sulla gestione delle esigenze di salute, con una specializzazione sui prodotti naturali.

Un secondo cluster, definito “Persona”, comprenderà i servizi alla persona in farmacia; a definire questo modello un piano marketing on demand e un piano di lavoro personalizzato con sistema di pianificazione assortimentale per ogni esigenza di salute, la Piattaforma Health & Loyalty System per seguire realmente il percorso di Salute delle persone, oltre a servizi di prevenzione permanenti con il patrocinio della Simg e di altre società scientifiche. Dal punto di vista del layout: caratterizzazione degli spazi espositivi tramite visual e reglette con planogrammi stagionali degli scaffali riservati ad Apoteca Natura e del retrobanco; riconoscibilità esterna con insegna e vetrofania.

Infine, il cluster “Centro salute” sarà un vero e proprio format di farmacia con una insegna a fianco del nome della farmacia stessa, affiancamento periodico di un team specializzato, con focus sulla gestione delle persone e dell’assortimento e supporto formativo di docenti universitari, oltre alla negoziazione centralizzata e ottimizzazione delle procedure di riordino.

Ogni cluster presume un contratto e un coinvolgimento diverso dei farmacisti e del network nei confronti del farmacista. Il “Centro salute” prevede un contratto di franchising della durata di cinque anni. «Ci aspettiamo da questo modello, nuove affiliazioni al cluster “Risposta Naturale” da parte di farmacie che ancora non fanno parte del network, e il passaggio di circa 30-40 farmacie affiliate verso il “Centro Salute”», ha concluso Strata.

Questo nuovo modello rispetta il circolo virtuoso del network di professionalità e redditività, permettendo al collaboratore di aumentare la propria professionalità attraverso la formazione con focus sull’automedicazione e lo sviluppo di protocolli di consiglio. Nello stesso tempo, secondo la prospettiva del titolare, aiuterà ad aumentare la redditività della farmacia e fidelizzerà i consumatori, attraverso la selezione di prodotti, l’incremento delle rotazioni, minore magazzino, ma anche uno staff coordinato grazie ai protocolli condivisi, e un aumento dei margini attraverso le vendite complementari.

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