Fitness tracker e smartwatch: in crescita l’utilizzo per monitorare la propria salute

Fitness tracker e smartwatch: in crescita l’utilizzo per monitorare la propria salute

Le nuove abitudini di vita dettate dal distanziamento sociale imposto dalla pandemia da Covid-19 hanno rafforzato una tendenza già in essere di utilizzare dispositivi elettronici per l’intrattenimento, i pagamenti, e per prendersi cura della propria salute. Secondo i risultati del Digital Consumer Trends Survey 2021, controllo dell’attività motoria e benessere mentale sono le aree della salute per le quali vengono utilizzati di più smartphone e device digitali.

Numero di passi, monitoraggio cardiaco e ritmo del sonno

Secondo l’indagine, svolta da Deloitte, basata su oltre 2.000 interviste a persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni lo scenario digitale è in costante evoluzione e continuerà a mutare con novità e cambiamenti. «I device digitali fanno sempre più parte della vita quotidiana degli italiani. La loro importanza è cresciuta con la pandemia ed è destinata ad affermarsi ancora di più in futuro in ambiti come la salute, il tempo libero e gli acquisti», ha spiegato Francesca Tagliapietra di Deloitte. «Allo stesso tempo i consumatori digitali sono più attenti all’uso dei loro dati e hanno un atteggiamento più critico che in passato verso i social media, che assorbono una fetta molto rilevante della loro vita digitale».

Per quanto riguarda la salute digitale, la diffusione di dispositivi indossabili è in crescita in Italia: se nel 2017 solo il 10% dei rispondenti nel nostro Paese possedeva uno smartwatch, nel 2021 questa percentuale è salita al 25%, mentre 1 su 5 ha un braccialetto per il fitness. I principali utilizzatori appartengono alla Gen-Z. Il 64% di chi possiede un dispositivo dichiara di monitorare il numero di passi effettuati, il proprio ritmo del sonno o il battito cardiaco. Questo dato arriva all’86% per la Gen-Z, mentre solo 1 su 2 tra gli over 65 effettua qualche monitoraggio di questi aspetti. In particolare, è il numero di passi la funzione più monitorata (53%), mentre il monitoraggio del battito cardiaco e del ritmo del sonno riguarda il 35% e il 24% dei rispondenti.

Solo il 3% degli intervistati dichiara di pagare per una app di mindfulness e per il benessere mentale, contro un 4% disposto a pagare per applicazioni e programmi per il fitness e l’allenamento. Tuttavia, da una recente analisi condotta a livello mondiale da Deloitte, per il 2022 è attesa una crescita significativa sia dei dispositivi indossabili in ambito Salute e Benessere, sia delle applicazioni per la salute mentale. Infatti, si stima che nel 2022 a livello globale la spesa per questo tipo di applicazioni raggiungerà quasi i 500 milioni di dollari.

Questa fotografia sulla salute digitale si inserisce in un contesto in cui il 63% degli italiani fruisce di contenuti Streaming Video On Demand (SVOD), il 57% dichiara di utilizzare videogiochi sul proprio smartphone, il 73% ha utilizzato piattaforme social media o app di messaging su base giornaliera. Interessanti anche i dati sui pagamenti digitali: oltre 4 rispondenti su 5 dichiarano di utilizzare lo smartphone per acquistare un prodotto online, per lo più almeno una volta al mese. Anche in questo caso, sono i più giovani quelli che si affidano maggiormente a questo canale: il 93% dei rispondenti tra i 18 e i 24 anni dichiara di acquistare online tramite smartphone, contro il 68% degli over 65.

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