Gli influencer? Se parlano di salute fanno cambiare opinione al 21% di chi li segue

Gli influencer? Se parlano di salute fanno cambiare opinione al 21% di chi li segue

Gli investimenti delle aziende italiane in influencer marketing toccheranno nel 2022 quota 294 milioni di euro, segnando una crescita del +8% sul 2021.

È quello che emerge dalla survey condotta da UPA (Utenti Pubblicità Associati) secondo la quale l’81% delle aziende fa ricorso a questa leva di comunicazione principalmente allo scopo di raggiungere nuovi segmenti di consumatori, migliorare l’engagement o accrescere la brand equity.

E se le aziende investono sempre più massicciamente negli influencer, un’altra indagine condotta su 1.000 italiani a cura di Toluna, piattaforma di consumer insight e ricerche di mercato, in collaborazione con Upa, inquadra il fenomeno lato follower.

In base alla ricerca il 60% degli italiani segue da 2 a 5 influencer contemporaneamente, con un picco di chi ne segue anche 10 (lo fa il 32% di chi ha meno di 24 anni). I social sono i canali prediletti: li usa l’81 % delle persone.

Ed è interessante scoprire che non basta essere divertenti, spiritosi, belli, fare balletti su Tik Tok. I profili più apprezzati sono infatti quelli di chi divulga informazioni (per il 33% degli italiani, soprattutto per gli uomini) e i creatori di contenuti di intrattenimento (per il 28%, soprattutto per i giovanissimi). Vip e personaggi famosi sono invece seguiti dal 22% degli italiani e in particolare da donne e da over 45enni. Il 17% segue gli influencer che offrono consigli e suggerimenti anche su prodotti e brand.

I contenuti, la loro qualità e la cura con cui vengono realizzati e gli argomenti trattati sono molto più importanti della notorietà del personaggio o del numero dei follower” – leggiamo nell’indagine. Se l’influencer conquista la nostra fiducia ci faremo convincere anche a comprare i prodotti che pubblicizza: il 49% del campione ha fatto shopping su indicazione del proprio beniamino e il 47% dichiara che comprerebbe prodotti creati dall’influencer stesso.

Per il 57% dei follower l’influencer deve divulgare informazioni utili e, per il 53% degli intervistati deve essere fonte di ispirazione per migliorare il proprio stile di vita. Un italiano su cinque afferma inoltre di aver cambiato la propria opinione dopo aver sentito quella degli influencer soprattutto su alcuni temi come riscaldamento globale, disuguaglianze e diritti di minoranze e animali. Ma questo non avviene nella stessa misura per tutti i temi: se l‘influencer parla di beneficenza convince il 22% dei suoi seguaci (mentre il 48% lo segue ma non cambia opinione), se parla di salute fa cambiare opinione al 21% ma non al 52% di chi lo ascolta. Sui temi delle disuguaglianze e riscaldamento globale convince il 20% mentre il 56% non cambia le proprie convinzioni, sui diritti degli animali e delle minoranze il 19% si fa convincere, mentre il 51% no. Se parla di guerre e conflitti il 17% passa dalla sua parte, non il 47% di chi lo ascolta. Se invece l’influencer condivide le proprie opinioni su temi politici convince il 15% dei follower ma non il 50% di chi lo ha ascoltato. Sui vaccini Il 13% ha cambiato la propria opinione seguendo quelle degli influencer e il 60% invece no. Lo studio ha anche indagato quanto le condivisioni delle opinioni degli influencer sui temi dell’inflazione abbiano inciso sui followers: il 14% di loro ha cambiato idea, il 35% no.

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