L’Etico salva il fatturato globale della farmacia nel primo trimestre 2023. Le vendite a confezioni soffrono, soprattutto nella Libera Vendita

Dati aggiornati al: 31 Marzo 2023

L’Etico salva il fatturato globale della farmacia nel primo trimestre 2023. Le vendite a confezioni soffrono, soprattutto nella Libera Vendita

La farmacia chiude il primo trimestre del 2023 in netta controtendenza rispetto alla fine dell’anno scorso.

Alla spinta che aveva contraddistinto l’ultima parte del 2022, il dato a consuntivo New Line Ricerche di Mercato per i primi tre mesi del 2023, evidenzia risultati decisamente più contenuti a fatturato (+1,4%, erano +4,6% a consuntivo 2022) ma soprattutto una netta contrazione a confezioni (-5,8%).

L’andamento globale del canale è il frutto di dinamiche eterogenee e talvolta contrastanti, sia tra il Farmaco su Prescrizione e la Libera Vendita, ma anche e soprattutto all’interno di quest’ultimo comparto.

Che cosa è accaduto? Quali sono i fattori che hanno impattato i risultati?

Innanzitutto l’inizio del 2023 è stato caratterizzato dal ritorno dell’influenza, grande assente delle ultime due stagioni invernali.  Nonostante il picco anticipato tra novembre e dicembre 2022, una lunga coda di contagi si è protratta fino a metà marzo 2023 (fonte Influnet). Parallelamente abbiamo assistito alla quasi totale scomparsa del Covid, ritornato stabilmente sotto i livelli di guardia, e all’eliminazione della legislazione sanitaria di emergenza e dunque a una drastica riduzione nell’uso delle mascherine e nel numero di tamponi (fai da te o effettuati in farmacia).

Del primo fattore hanno beneficiato sia il farmaco Etico sia l’Automedicazione che, trainati dai mercati legati al paniere influenzale, hanno chiuso il trimestre con trend positivi, addirittura in doppia cifra per il segmento Self Medication. La riduzione del giro d’affari dei segmenti più legati al Covid, unita al confronto con un primo trimestre 2022 in cui la variante Omicron rappresentava una vera e propria emergenza sanitaria, ha invece impattato negativamente sia il mondo dei Sanitari, che si è contratto di quasi il 50%, sia quello dei tamponi effettuati in farmacia, che ha perso quasi il 90% di quota nel comparto Commerciale.

La crescita dell’Automedicazione ma anche i buoni risultati della Dermocosmesi, che ha beneficiato di un mese di febbraio particolarmente positivo, non sono però riusciti a bilanciare il crollo del mondo Covid, generando trend negativi per il comparto commerciale sia a fatturato (-2,3%) sia soprattutto a confezioni (-15,5%), ambito in cui pesa la contrazione di segmenti con alte rotazioni ma una bassa battuta di cassa.

Una nota anche rispetto all’inflazione: rispetto alla fine dello scorso anno, l’indice dei prezzi del canale ha riscontrato una decisa crescita nel primo trimestre 2023. Siamo ancora lontani dall’indice complessivo rilevato dall’Istat (in media del 20% più alto rispetto al benchmark 2015) ma il valore dell’indice commerciale è salito di quasi due punti rispetto al consuntivo 2022, assestandosi su un incremento medio del 11% rispetto ai valori di riferimento. Tra i comparti che hanno subito gli aumenti di prezzo più rilevanti c’è sicuramente l’Automedicazione, che ha proseguito il trend di crescita iniziato nell’ultimo trimestre 2022, ma anche in ambito Dermocosmesi e Veterinaria diverse aziende leader del segmento hanno rivisto al rialzo i loro listini.

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I risultati globali sono il frutto dell’interazione dei due assi principali, Etico e Commerciale. Vediamoli nel dettaglio: il Farmaco Etico, che ha un peso intorno al 55% sul giro d’affari del canale, registra trend positivi sia a valori (+4,6%) sia a volumi (+2,3%). È però la Libera Vendita, che pesa circa per il 44% del totale, ad incidere negativamente sul risultato globale, chiudendo a consuntivo con differenziali negativi sia a fatturato (-2,3%) sia soprattutto a confezioni (-15,5%).

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ETICO

I numeri del farmaco Branded (circa il 78,9% del totale dei farmaci su ricetta) sono positivi a fatturato (+3,9%) sia a confezioni (+1,6%) ma è la componente GX a riportare i trend migliori, con un delta a fatturato di +7,2% e uno a confezioni di +3,9%.

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COMMERCIALE

Nel mondo Out of Prescription, a fare da contraltare ai risultati fortemente negativi dei Sanitari sono sia l’Automedicazione sia la Dermocosmetica.

L’Automedicazione, che aumenta il suo peso sul giro d’affari del comparto rispetto al 2022, arrivando a rappresentare più del 62% del totale, mette a segno trend positivi in doppia cifra sia a fatturato (+15,8%) sia a confezioni (+12,2%).

La Dermocosmetica beneficia di un periodo di differenziali decisamente positivi tra febbraio e marzo e chiude il trimestre con +11,7% a fatturato e +7,9% a confezioni, recuperando punti quota rispetto ai Sanitari e ritornando al secondo posto tra i segmenti del comparto, con un giro d’affari del 15,3%.

La Veterinaria registra differenziali decisamente positivi a fatturato (+11%) ma sostanzialmente flat a volumi (+0,6%). Alla forbice tra i due differenziali contribuisce decisamente l’aumento di prezzo dei listini.

I trend a consuntivo per gli Alimenti e Dietetici sono positivi a fatturato (+6,1%) ma flat a confezioni
(-0,3%), mentre l’Omeopatia continua la contrazione in corso ormai dal 2022, con differenziali negativi sia a fatturato (-4,9%) sia soprattutto a confezioni (-13%).

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